“Mario Pedini: la Scuola, l’Università, la Ricerca e la Musica”
Il Comune di Montichiari per ricordare la figura dell’illustre concittadino organizza, in collaborazione con la Fondazione Amedeo Pedini, il Convegno: “Mario Pedini: la Scuola, l’Università, la Ricerca e la Musica” sabato 8 aprile 2017 alle 10 nella sala Consiliare del Comune di Montichiar.
“E’ nella Scuola, nell’Università e nella Ricerca che l’Italia consolida la sua libertà, rafforza la sua democrazia…e, anche come partecipe della Comunità Europea, si rende più convinta della sua funzione internazionale” (dal discorso di Mario Pedini del 1978 come Ministro della Pubblica Istruzione).
Il sen. Mario Pedini (Montichiari 1918-Roma 2003) merita un ricordo partecipato per l’attività politica svolta per Montichiari, l’Italia e l’Europa e ancor più per l’esempio che ha lasciato di impegno e sforzo nell’approfondimento culturale ed educativo.
Laureatosi in Storia e Filosofia e quindi in Giurisprudenza, inizia il cursus honorum nel campo della Scuola, dell’Università e della Ricerca come insegnante e poi nel 1946 come preside per giungere agli incarichi più prestigiosi: nel 1968 Sottosegretario per la Ricerca Scientifica, dal 1975 al 1978 Ministro per la Ricerca Scientifica, dal 1976 al 1978Ministro per i Beni Culturali, nel 1978 Ministro della Pubblica Istruzione e dal 1978 al 1984 nel Parlamento Europeo ricopre la funzione di Presidente della Commissione per la Cultura e membro delle Commissioni per l’Energia e la Ricerca, è inoltre docente di Economia delle Comunità Europee all’Università di Parma.
Il convegno si apre con l’intervento di Elisabetta Conti, docente a contratto di Storia ed Istituzioni Europee-Università Cattolica del Sacro Cuore, che propone un’attenta lettura del ruolo di spicco del sen. Mario Pedini nell’Italia del secondo ‘900 prima come educatore e poi come Ministro della Scuola, dell’Università e della Ricerca e dei Beni Culturali ripercorrendone inoltre le tappe europee: “L’uomo europeo è essere politico e sociale, portatore di valori culturali, elaboratore di scienza…promotore di fantasia e quindi di arte, creatore di idee nuove” (da M. Pedini, L’Europa come cultura”, in “Commentari dell’Ateneo di BS,1983). Si ricorda inoltre anche l’impegno, tutto bresciano, di avviare l’Università Statale di Brescia e di guidare per alcuni anni, come Presidente, l’Ateneo di Brescia-Accademia di Scienze Lettere e Arti.
Il musicologo prof. Marco Bizzarini, dell’Università di Padova,illustra quanto per il sen. Mario Pedini la musica d'arte - soprattutto quella di Beethoven, ma anche di altri grandi compositori - rappresentò una passione coinvolgente e profonda. “L'amore per il pianoforte - hanno scritto i figli - fu una costante della sua vita e oltre a regalargli momenti di serenità lo portò a confrontarsi con tanti appassionati, anche in occasioni ufficiali”. Partendo dai giovanili studi di pianoforte a Montichiari sotto la guida dell'organista Carlo Inico, si passano in rassegna le predilezioni musicali di Pedini, alcune personali riflessioni sulla musica presenti nei suoi scritti, l'impegno per valorizzare l'arte dei suoni negli anni dell'attività politica e gli incontri con il leggendario pianista Arturo Benedetti Michelangeli.