la mostra

Livio Scarpella: dopo 14 anni torna in mostra a Brescia

Il titolo della mostra attinge al nome del gruppo scultureo Desiderantes, creato con blocchi sovrapposti, sorta di frammenti che rimandano a epoche diverse

Livio Scarpella: dopo 14 anni torna in mostra a Brescia
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Il noto scultore bresciano Livio Scarpella, dopo ben quattordici anni, torna a Brescia con una mostra personale. Presenta ventiquattro opere, di cui alcune inedite: ceramiche smaltate, terrecotte e due bronzi, realizzate per lo più nel corso degli ultimi anni.

Livio Scarpella: la mostra

Il titolo della mostra attinge al nome del gruppo scultureo Desiderantes, creato con blocchi sovrapposti, sorta di frammenti che rimandano a epoche diverse. Il rapporto con il passato è per l’Artista ineludibile, la stratificazione è infatti un concetto insito nella sua opera e tale processo è pienamente contemporaneo, attuale. La sua scultura è come la spoglia moderna di una città che ha fondazione antica. Brescia stessa è una città costruita su stratificazioni: ha svelato le sue tracce più antiche in un insediamento dell’età del Rame, è stata il centro più importante dei Cenomani, vanta una vasta ed importante area archeologica romana e la sua architettura, tra splendori del passato e stilemi moderni, ci parla di una lunga storia.

La parola desiderantes, desideranti, deriva dal termine desiderio, desiderium, il quale ha due radici: il prefisso “de”, che suggerisce un movimento di allontanamento e distacco e il sostantivo “sidus, sideris”, che significa “astro, stella”. Una parola che può avere un significato contrastante: secondo alcuni il prefisso avrebbe valore intensivo e originariamente desiderare avrebbe voluto significare “fissare attentamente le stelle”, forse in attesa di un segno o ammirati dalla bellezza che non si possiede, secondo altri il prefisso “de” invece varrebbe a dire allontanare lo sguardo perché l’augurio tanto atteso non arriva; quindi, desiderare significherebbe la mancanza di qualcosa che non c’è.

Lo sguardo teso alle stelle ci riporta a numerose pagine che attraversano la letteratura. La poesia è inevitabilmente cosparsa di stelle e del dialogo rivolto al cielo, ma ancor prima degli echi che la scrittura può sollevare nei nostri animi, la parola desiderantes ci rimanda all’esistenza umana, tesa tra realtà e speranze.

Senza desiderio non esisterebbe nemmeno l’arte.

Dove saranno ospitate le opere di Scarpella

Le opere di Scarpella saranno ospitate nella filiale di BCC Agrobresciano di Piazza Duomo, nel cuore della città.

“Fiore all’occhiello della Banca, la sede in centro a Brescia regala un ambiente artistico di grande valore, luogo ideale per esporre i lavori dello scultore. La nostra filiale è infatti sita in un palazzo storico e al suo interno, nelle stanze sotterranee in cui saranno posizionate le sculture di Scarpella, già accoglie reperti antichi.” – dichiara Angeluccio Prestini, Presidente del Comitato Soci e Cultura di BCC Agrobresciano che ha curato l’organizzazione della rassegna, che conclude: “Siamo felici di collaborare con Livio Scarpella: nell’anno di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura il nostro sostegno all’arte vuole essere sempre presente. Per noi tutte le espressioni culturali sono fondamentali per la crescita del territorio e delle persone e promuoverle fa parte del nostro impegno quotidiano.”

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