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solidarietà avisina
L’Avis saluta il 2024 con presepe e calendario
Il presidente Bricchi ha tirato le somme di quanto fatto e dei progetti in cantiere per il futuro
Settant'anni di presenza nella comunità, con la comunità
L’Avis saluta il 2024 con presepe e calendario
Una frase che colpisce e arriva dritta al cuore "Aiuta l’Avis a non interrompere una lettera d’amore". Così si legge, ogni anno, sul calendario della sezione pontevichese dei donatori e delle donatrici di sangue ed ogni anno fa effetto. Fa effetto sin da quel lontano 1986 quando l’Avis Pontevico diede vita al proprio lunario e al proprio presepe in piazza Mazzini.
Una tradizione tramandata di generazione in generazione, con il supporto delle vecchie guardie, tramandata di consiglio direttivo in consiglio direttivo. Una tradizione, questo binomio “calendario-presepe”, che continua a piacere e ad essere ricercato.
Si conclude un 2024 di grandi festeggiamenti, non solo per le festività natalizie e del nuovo anno alle porte, bensì per le 70 candeline che la realtà avisina ha spento lo scorso 14 settembre durante la festa sociale. Settant’anni di dedizione di testa bassa e fedeltà al dono di sé stessi che l’attuale presidente Attilio Bricchi e il suo consiglio, così come i dirigenti che lo hanno preceduto hanno ben saputo fare per giungere così vigorosi sino a noi.
Ricordi per tutti
Una storia palpabile ma anche ricca di curiosità. Sempre in prima pagina, nel calendario 2025, troviamo una curiosa lettera che il dottor Cesare Caldonazzo, inviò nel 1984 in occasione del 30esimo anniversario dalla fondazione della sezione avisina locale, all’allora direttore sanitario, dottor Pietro Moretti.
Nella missiva vengono ripercorsi passi fondamentali della nascita e del mantimento, nel corso degli anni della sezione. All’inizio anni Quaranta Caldonazzo ricorda la sua esperienza come assistente neo-laureato nel reparto di Chirurgia Generale presso l’ospedale locale (ora non più esistente). A lui fu affidato, dall’allora primario Pieroboni, il compito di "mettere assieme un gruppo di volonterosi pronti ad offrire il proprio sangue nei momenti in cui la trasfusione era necessaria".
Nel 1953 a Pieroboni succede nel primariato il dottor Tullio Corazzina, il quale darà un nuovo impulso a tale attività trasfusionale: l’anno successivo infatti (1954) la comunità pontevichese fondò la propria sezione ufficiale Avis.
Inoltre in pochi sanno che l’Avis Comunale di Pontevico è dedicata a una donna. Chi se lo ricorda sarà di certo stato presente alla cerimonia del 40esimo anniversario nel 1994. Fu proprio in quell’occasione che venne intitolata la sezione alla grande pontevichese Orsola Anelli Cominelli, instancabile volontaria dal braccio teso che, vivendo nei pressi dell’ospedale, mai ha mancato una chiamata per una donazione.
Orsola è stata tra l’altro la prima donatrice di genere femminile della sezione stessa. La scelta di intitolare a lei la sezione fu presa il 21 aprile 1994 e resa ufficiale con la festa del 19 giugno in occasione appunto dei quarant’anni dalla fondazione della realtà locale di raccolta sangue ed emocomponenti.
Nella prima pagina del calendario 2025 è stato pubblicato il suo tesserino delle donazioni che testimonia che giá nel 1951 esisteva, in modo “ufficioso” la sezione, regolamentato poi nel 1954 come anticipato poc’anzi.
Molto c’è da scoprire in quelle pagine che accompagneranno i pontevichesi nel 2025, così come molto c’è da scoprire nel presepe di piazza Mazzini. L’Avis Pontevico vuole augurare a tutti serene festività e un buon inizio anno nuovo.