Garda

La magia del pendolo di Foucault in castello

Il progetto è curato dal professore Gianfranco Bertazzi affiancato dall’ingegnere Antonio Mudadu, dal dottore Gianluca Mudadu e dal tecnico Andrea Micheli.

La magia del pendolo di Foucault in castello
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Un nuovo prezioso gioiello arricchisce il mastio del castello di Desenzano del Garda.

L' esposizione al pubblico

Martedì sera è stato inaugurato ufficialmente il pendolo di Foucault, lo strumento in grado di riprodurre il moto della Terra. Al taglio del nastro hanno presenziato l’assessore alla Cultura Francesca Cerini, il professore Gianfranco Bertazzi direttore scientifico dell’Istituto di Geofisica di Desenzano, ed il Rotary Club Salò e Desenzano che ha contribuito al finanziamento dell’opera, con il presidente Marco Pontoglio Bina il past president Pietro Avanzi.

Un esempio di esperimento scientifico

Il pendolo ora visibile all’interno del castello è un’installazione costituita da una base indicante i punti cardinali, ed una sfera in acciaio del peso di 14 kg attaccata tramite una fune ad un perno. Lo strumento riproduce l’esperienza del 1851 avvenuta nel Panteon di Parigi, quando il fisico francese Léon Foucault lo appese per dimostrare  l’esistenza della rotazione terrestre. Si tratta di un’opera interessante per i cittadini, invitante per i turisti – ce ne sono pochissimi esemplari al mondo e ancora meno in Italia, perlopiù in grandi città come ad esempio a Milano o Padova – e per le scuole.

 

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