J-Ax e Fedez infuocano il PalaGeorge!
Nessuna traccia del freddo avvertito in provincia, ieri sera al PalaGeorge, quando a scaldare l'atmosfera per gli oltre 4mila presenti sono stati J-Ax e Fedez, protagonisti della penultima tappa della loro tourneè 2017. Un clima indiavolato e una coreografia da sogno sono stati solo i degni antipasti di una serata vissuta a tutto volume per la città monteclarense, «Piccola per sempre», per una notte. L'ingresso sul palco dei due artisti, a far scoppiare il vero delirio nel parterre, è stato accolto da un'ovazione poi proseguita per le oltre due ore e mezza di performance, tra nuove hit e vecchi tormentoni a far emozionare la folla.
«Bestie da palco siamo noi...»
Penultima tappa, è vero, ma batterie ancora decisamente cariche per i due cantautori che non hanno tradito le attese e non hanno mai concesso un secondo di tregua al vasto pubblico, bravo a seguire ogni nota della lunga scaletta preparata per l'occasione. Dai brani dell'ultimo album, «Comunisti col Rolex», fino a successi senza tempo degli Articolo 31 come «Non è un film», «Domani Smetto» e «Spirale Ovale», nella serata c'è stato spazio per ognuno dei generi sperimentati dai due artisti nel corso delle loro rispettive carriere. Particolare - per non dire incredibile - il pubblico attratto da J-Ax, con i più piccoli che seguono il ritmo delle ultime hit accompagnati da adulti che si rispecchiano invece in quei brani griffati «Articolo 31» ed usciti sul mercato qualcosa come vent'anni fa. Sicuramente più breve, ma non meno apprezzata, la parte dedicata ai singoli di Fedez, idolo del pubblico più giovane con il suo fare disinvolto e spericolato. Più esperto e sempre con in mano le redini del gioco lo «zio Ax», costantemente in bilico tra serietà e ironia in ogni scambio di battute, ma con quello stile inimitabile che l'ha tenuto ben saldo sulla cresta dell'onda da metà anni '90 fino ad oggi. A far combaciare tutti i pezzi del puzzle, un «supporting cast» da favola, con chitarra, basso, coro e piano chiamati a centro palco da J-Ax a fine concerto - per la prima volta nella bolgia monteclarense - per spartire l'ennesimo applauso e ripartire verso le Marche, ultime tappa del «Comunisti col Rolex Tour 2017».
Tra le «pillole» gettate da Ax in pieno concerto, una nota tutta biancazzurra: la mamma del cantautore milanese è bresciana. E come cantava una volta con il fratello Grido e Dj Jad alla console, «Buon sangue non mente».
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