Intervista. Diego Zamboni a Novagli

Intervista. Diego Zamboni a Novagli
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Diego Zamboni è una vera e propria star del melodico ballabile. Una delle figure che hanno saputo traghettare il mondo del liscio classico verso porti musicali più moderni, utilizzando con sapienza le novità tecnologiche senza però dimenticare l’importanza della creatività. La sua è una delle voci più belle e potenti dell’attuale panorama musicale italiano e dalla sua ha anche un’immagine fortissima, in grado di affascinare più di una generazione. Abbiamo intervistato l’artista monteclarense in previsione della sua esibizione in programma per la «Sagra di San Lorenzo» a Novagli dove arriverà con la sua grande orchestra martedì 9 agosto alle 21.00.

Quanti anni di carriera e quanti album può già contare nonostante la giovane età?

«Sono già 17 anni di carriera complessivi, 12 con l’orchestra. Ho già realizzato 15 album, è uscito da poco “Una vita in musica volume 1”, una raccolta di successi con alcuni inediti e nel 2017, in marzo, uscirà il nuovo disco di novità».

Lei è da sempre imprenditore di se stesso. Ci spiega il perchè di una scelta simile?

«All’inizio di carriera è stata una scelta praticamente obbligata visto che nessun produttore o manager voleva puntare su di me. Allora io ho investito su me stesso, occupandomi di tutti gli aspetti, artistici e organizzativi. E’ stata dura, ci sono voluti tanto lavoro e tanti sacrifici poi per fortuna alcune canzoni sono entrate nel cuore della gente e la salita verso il successo è diventata più facile».

Ce ne vuole ricordare alcune di queste canzoni «portafortuna»?

«Sicuramente “In due parole”, “Voglio te”, “Innamorato”, “Io non mi arrendo”, una canzone che ancora adesso muove le emozioni del grande pubblico, “Infinitamente amore”, canzone con cui ho vinto il “Microfono d’Oro” nel 2014. E ancora “Lilly la bella” e il “Papa dei poveri” dedicata al nostro Papa Francesco».

Microfono d’Oro era una grande iniziativa di Radio Zeta, radio che per il mondo del liscio e melodico ballabile era una garanzia di promozione nazionale. Angelo Zibetti, il mitico Angelotto, ha recentemente ceduto la radio a Suraci, l’editore di Rtl e le cose sono un po’ cambiate. Come fate adesso a promuovere le vostre attività?

«Radio Zeta era davvero un faro per il nostro mondo e da imprenditore devo dire che il settore con la cessione della storica emittente ha subìto un contraccolpo negativo. Cerchiamo di sfruttare altre situazioni come per esempio i canali televisivi tematici in digitale, le radio del settore che sono rimaste ma per ora niente è in grado di sostituire la potenza che aveva Radio Zeta di qualche tempo fa».

Sembra però che le sagre e le feste di piazza continuino ad essere molto frequentate...

«Certo alcune realtà sono ancora vivissime ma è fondamentale che ci sia un ricambio generazionale in ambito organizzativo, altrimenti, come è già successo, molte feste sono destinate a scomparire. Purtroppo molte sagre che si tenevano nel veronese, nel mantovano e nel bresciano non esistono più. Non esiste più per esempio la Festa di Vighizzolo che anni fa portava in frazione migliaia di persone. Devono essere i giovani a farsi avanti altrimenti appuntamenti anche storici sono destinati ad incontrare grosse difficoltà».

La Sagra di San Lorenzo dei Novagli resta uno degli appuntamenti imperdibili dell’estate. Lei sarà protagonista della serata di chiusura martedì 9 agosto: per l’occasione ha preparato qualcosa di speciale?

«A Novagli porterò in anteprima il nuovo allestimento scenografico del palco estivo, uno spettacolo davvero importante».

Una delle caratteristiche della sua carriera è stata la grande attività di collaborazione con molti colleghi del suo ambito musicale...

«Sono davvero tanti e grazie alle collaborazioni sono cresciuto artisticamente e ho potuto muovermi all’interno di stili diversi: ho collaborato con Tonya Todisco, Ruggero Scandiuzzi, Titti Bianchi, Mauro Levrini, Rossella Ferrari, Renzo Biondi, Roberta Cappelletti, Moreno, Mauro Ferrara, Elena Cammarrone, Katty Piva. Stili e personalità diverse che mi hanno dato davvero tanto».

Che tipo di spettacolo propone durante le sue serate?

«Uno spettacolo a 360 gradi. Ho 10 musicisti sul palco e tre tecnici. Proponiamo musica da ballo, balli di gruppo, animazione, successi di musica leggera, ballo latino e tutto proposto all’interno di una grande scenografia».

Il suo impegno artistico si limita ai tour estivi e alle serate nei locali?

«No, con la collaborazione di Adda Viaggi di Giancarlo Maretta organizzo numerosi viaggi e durante l’anno non mancano occasioni particolari come feste di compleanno, concerti, e feste come quella di Pasquetta ai Boschetti di Montichiari che sono diventate una vera e propria tradizione».

Progetti per il futuro?

«Fino ad oggi ho realizzato i miei progetti discografici in co-edizione con grandi nome come Bagutti per esempio. Dal prossimo anno aprirò un’etichetta tutta mia e quindi diventerò anche produttore discografico ed editore di me stesso, un altro passo importante della mia carriera, un’altra sfida che affronterò con la consueta energia».

Alberto Boldrini


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