CRONACA

Inascoltati gli appelli della corale, la Gaydum costretta a sciogliersi dopo 39 anni

Un epilogo segnato dal rammarico per la mancanza di ricambio generazionale e dalla consapevolezza che le tradizioni musicali cambiano

Inascoltati gli appelli della corale, la Gaydum costretta a sciogliersi dopo 39 anni
Pubblicato:

Dopo 39 anni la corale polifonica Gaydum, diretta dal maestro Angelo Orsini si scioglie. Erano stati diversi gli appelli di ricerca (usciti anche sul nostro giornale) di nuovi membri da inserire nel gruppo, ma è stato tutto inutile.

Gli appelli lanciati nei mesi scorsi non sono bastati

«Siamo arrivati al punto che, nonostante le pubblicazioni dei nostri appelli sui giornali, dobbiamo chiudere – spiega la presidente della corale Gaydum Anna Bicelli – Si sono interessate solo due persone. Una signora del nostro paese, di Ghedi, e un'altra addirittura fuori paese. Ma noi avevamo bisogno di almeno sei o sette elementi per poter andare avanti. Abbiamo due voci sguarnite...E ciò non è possibile. Abbiamo quindi fatto un'assemblea e abbiamo deciso di chiudere perché così non si può andare avanti. Non abbiamo il numero. Siamo una corale a quattro voci miste, soprani e contratti, tenori e bassi. Mancavano sia bassi che tenori e il coro veniva fuori “zoppo”. Sia io che il maestro siamo molto dispiaciuti perchè nel 1986, 39 anni fa, quando la corale è stata fondata, noi c'eravamo entrambi. La verità è che sono rimasta molto delusa dal fatto che nessuno si sia fatto avanti, ma dobbiamo prendere atto del fatto che il nostro tipo di canto non interessa più perché se no qualcuno si sarebbe fatto avanti. Dispiace anche perchè avevamo fatto tante cose belle: siamo stati all’estero e anche in Vaticano. Ma ora è tutto finito, come tutte le cose belle».

La speranza è sempre l'ultima a morire

Un epilogo segnato dal rammarico per la mancanza di ricambio generazionale e dalla consapevolezza che le tradizioni musicali cambiano. Resta, però, l’eredità di un percorso musicale ricco di emozioni che certamente rimarrà nei ricordi di chi ha vissuto questa esperienza con tanta passione e dedizione. E chi lo sa, il futuro che cosa può ancora offrire, la speranza è sempre l'ultima a morire.

Ultimi aggiornamenti

A breve saranno disponibili nuovi aggiornamenti

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali