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"In Essere": quando l'arte si incontra al bar

L’arte che incontra la quotidianità. Questo il significato del progetto curato da Luciano Baiguera che dal 31 ottobre prenderà vita nei locali del bar Borgo Mella coinvogendo 14 artisti del territorio.

"In Essere": quando l'arte si incontra al bar
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di Emma Crescenti

L’arte che incontra la quotidianità. Questo il significato di «In essere», il progetto curato da Luciano Baiguera che dal 31 ottobre (e per un anno) prenderà vita nei locali del bar Borgo Mella: a scandire le settimane saranno 18 esposizioni firmate da 14 artisti locali in cui raccontare se stessi, le proprie opere e aprire a tutti le porte del proprio mondo.

"In Essere": quando l'arte si incontra al bar

Dimenticatevi la gallerie, fredde e asettiche. I muri bianchi e le luci soffuse, i locali muti dove l’arte si osserva e si venera in silenzio. «Questa esperienza è iniziata proprio dalla necessità di alcuni artisti di uscire dagli schemi delle gallerie e delle sale mostre per confrontarsi invece con un contesto “normale”, meno pettinato e pretenzioso», ha raccontato Baiguera, iconografo e già curatore, negli anni, di diverse mostre nel Bresciano. La necessità è di avvicinare l’arte alla gente e, viceversa, la gente all’arte in un contesto quotidiano, colloquiale e mai arrogante come i caldi locali di un bar che senza pensarci due volte ha accolto l’idea di Baiguera.

«Abbiamo installato delle guide per tirare i fili e appendere i quadri e farli diventare un tutt’uno con l’arredo - ha continuato - Ma non solo: i mobili, gli scaffali, i tavoli diventeranno un supporto per opere d’arte e al tempo stesso si fonderanno con esse. In molti ci hanno detto di no proprio per questa commistione che si sarebbe creata. Ma cambiare location avrebbe significato snaturare il significato del progetto che è proprio quello di portare l’arte nella vita di ogni giorno».

L’esposizione

Quattordici mostre, 4 collettive (la prima in occasione dell’inaugurazione, nda) e 14 personali spaziando fra diverse tecniche e discipline: dalla pittura all’arte concettuale, dall’acquerello alla fotografia, dalla scultura alla digital art e al fumetto, cercando di abbracciare gli interessi di tutte le fasce d’età. A esporre, oltre allo stesso Baiguera, saranno i manerbiesi Lucia Aresi, Giovanna Cremaschini, Carlo Monterenzi, Fabio Sterza e Mauro Zilioli. Con loro anche Isabella Baiguera, Cristina BrognoliFabiana Brognoli, Guillen Macarena, Enrico Trementini, Davide Rossini, Claudio Lombardi e Zeferino Buono.

«Ogni esposizione durerà circa tre settimane, a volte magari di meno per far combaciare le festività e le necessità degli artisti - ha continuato il curatore - In occasione delle personali avranno modo di esprimere se stessi e non saranno un soggetto passivo come nelle gallerie d’arte. Le collettive, a parte la prima, avranno invece un tema specifico, che è quello dei “tempi”: in particolare quello del Natale e della Pasqua, come nella Liturgia, e quello della memoria, intesa non solo come ricordo degli eventi del passato ma come un “fare memoria” anche di ciò che non va bene in questo presente».

L’appuntamento è per domenica 31, alle 18, per inaugurare insieme un anno di arte (rigorosamente locale) a misura di tutti. Seguirà la mostra di Lucia Aresi (21 novembre- 19 dicembre), la collettiva di Natale (21 dicembre - 7 gennaio), la personale di Fabio Sterza (9 gennaio - 21 gennaio) e la collettiva della memoria (23 gennaio - 11 febbraio collettiva): il resto del calendario è in fase di definizione.

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