Il secondo inedito dei First Aid

Il secondo inedito dei First Aid
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Cinque ragazzi dai 15 ai 16 anni con un’unica grande passione: la musica. Sono i First Aid, la band desenzanese nata due anni fa grazie alla scuola di musica del Garda. La band è composta da Daniel Zingaro alla voce, Greta Zaglio alle tastiere, Giorgia Rossi alla chitarra, Giacomo Benedetti al basso e Riccardo Benedetti alla batteria. In occasione della loro esibizione al Festival del rock venerdì 30 giugno al porto di Rivoltella hanno presentato il loro secondo brano inedito «Buio». Abbiamo incontrato la tastierista Greta per scoprire qualcosa in più su questi giovani artisti e il loro amore per la musica.
Da dov’è nata l’idea di formare una band?
«Ci siamo conosciuti alla scuola di musica del Garda dove ognuno di noi studia il proprio strumento. Io studio lì ormai da sette anni, Giorgia da cinque, Riccardo da sei ma aveva iniziato in un’altra scuola mentre Giacomo e Daniel da due anni. In occasione di un progetto la scuola ci ha proposto di creare il gruppo, ci siamo trovati subito bene ed abbiamo deciso di continuare. Ci troviamo due o tre volte a settimana per provare tutti insieme e lavoriamo alle nostre canzoni. Facciamo diverse esibizioni durante l’anno, in particolar modo in estate. Le serate vengono sempre organizzate dalla scuola, ad esempio lo scorso anno ci siamo esibiti alla festa della musica di Lonato e alla festa di Centenaro»
Perchè avete deciso di chiamarvi First Aid (Primo Soccorso)?
«Il nome viene da un commento del nostro insegnante alla scuola di musica. Quando ha visto il batterista con la spalla fasciata, me con il tutore al braccio e il cantante con il mal di gola ci ha definiti il pronto soccorso della scuola».
Di cosa parla il vostro secondo inedito «Buio»?
«Questo brano rappresenta la paura e i disagi che vivono i ragazzi durante l’adolescenza. E’ un brano al quale stavamo lavorando da un po’ e finalmente siamo risuciti a presentarlo. Lo scorso anno abbiamo presentato il primo inedito Nightmare, visibile su YouTube, che trattava sempre il tema dell’adolescenza. In quel caso però il tema centrale erano le nostre diversità rispetto ai coetanei».

 

Da Gardaweek del 14 luglio


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