Il Rinascimento culturale risveglia le menti dopo la tempesta del Covid
A distanza di un anno, la manifestazione è più desiderosa che mai di diffondere il sapere, facendosi portavoce di una rinascita che passa proprio attraverso la cultura, la conoscenza e il confronto reciproco.
di Stefania Vezzoli
Il festival Rinascimento culturale non si è mai fermato, anche se la travolgente ondata della pandemia aveva fatto traslocare sul canale YouTube buona parte dell’edizione 2020. A distanza di un anno, la manifestazione ideata da Alberto Albertini, direttore artistico, e da Fabio Piovanelli, responsabile organizzativo, è più desiderosa che mai di diffondere il sapere, facendosi portavoce di una rinascita (dopo il buio del Covid) che passa proprio attraverso la cultura, la conoscenza e il confronto reciproco.
Il Rinascimento culturale risveglia le menti dopo la tempesta del Covid
La rassegna è stata presentata mercoledì mattina nel teatro comunale di Erbusco in una conferenza stampa nel corso della quale sono intervenuti anche alcuni amministratori dei Comuni che ospiteranno il festival. A fare gli onori di casa l’assessore erbuschese ai Servizi sociali Renata Pangrazio. «Ringrazio Alberto Albertini e tutto il suo staff per l’impegno e tutti quelli che interverranno: la cultura è un assembramento che fa bene, favorisce lo scambio di idee», ha precisato, rimarcando poi l’appoggio della Croce Rossa, che sarà presente ai vari eventi. In rappresentanza del Comune di Palazzolo ha preso la parola la consigliera Enza Verrocchi: «E’ importante ripartire dopo un periodo buio e di tempesta, tenendo conto di quello che abbiamo vissuto. Rinascimento culturale è una fucina di idee e sarà l’occasione per chiederci cosa è cambiato e dove stiamo andando, per capire quanto è essenziale per noi la cultura: gli incontri saranno cibo per la mente». L’assessore clarense all’Istruzione e al Sistema bibliotecario Emanuele Arrighetti ha sottolineato l’importanza di esserci in un’annata particolare per Chiari, capitale del libro e reduce dell’edizione 2021 della Microeditoria. Alla conferenza è intervenuto anche il sindaco di Ome Alberto Vanoglio, che per la prima volta ospita il festival. «Vi porto anche il saluto dell’associazione Terra della Franciacorta - ha spiegato - La cultura ha superato la politica nel fare rete: i festival hanno tanto da insegnarci».
Gli eventi di luglio
«Con il nome che abbiamo non possiamo mollare, se non suggeriamo noi una rinascita! - ha sottolineato il direttore artistico Alberto Albertini - L’aver resistito ci ha permesso di organizzare la nostra edizione più ampia e più ambiziosa».
Ben 16 le date in calendario infatti nell’ottava edizione: le prime quattro a luglio, con l’apertura il 10 a Castegnato che vedrà protagonista il saggista, giornalista e critico letterario Filippo La Porta. «Inauguriamo con Dante nei 700 anni dalla sua morte - ha proseguito - Mi piace l’approccio di La Porta, che ha scritto un libro su Dante senza essere un dantista e legge la sua attualità». Erbusco ospiterà gli altri tre eventi estivi, che vedranno sul palco Telmo Pievani, filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, il filosofo di fama internazionale Umberto Galimberti e Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale all'Università di Firenze. «A Erbusco ci sentiamo a casa - ha precisato Albertini - In generale si sono create relazioni molto solide, e di questo devo ringraziare Fabio che è stato bravo a costruire una rete nel tempo. Quest’anno siamo stati assediati dalle richieste da parte dei Comuni. Per noi è molto importante tornare in presenza perché la cultura è un’esperienza che si vive con i sensi. Il festival non ha un tema, fin dall’inizio abbiamo sempre scelto la trasversalità dei saperi, e spesso le conferenze dialogano tra loro».
La giornata speciale in Maniva
Dopo la pausa di agosto, il festival riprenderà il 4 settembre con un evento speciale a Collio, in località Maniva, organizzato in collaborazione con la sezione Alpini di Brescia e patrocinato (e finanziato) da Regione Lombardia e dalla Comunità montana di Valle Trompia. Una giornata che si articola in tre diversi eventi (che possono essere prenotati anche singolarmente): la visita alle trincee ristrutturate con la spiegazione storica delle Penne Nere; la conferenza con Marco Mondini, docente all’Università di Padova, sul tema «Una guerra diversa. Parole e immagini dalle montagne 1914-1918»; la cena nello Chalet Maniva.
Gli appuntamenti di settembre e ottobre
Tanti gli eventi in calendario tra settembre e ottobre, che dai Comuni storici raggiungeranno anche due new entry, ossia Ome e Ospitaletto. Grazie alla collaborazione con un team di giovani (tra i quali anche il figlio di Albertini, Lorenzo) è stato inoltre potenziato l’uso dei canali social. «Serviva un’emergenza per capire il valore di questo servizio - ha precisato il direttore artistico - Le conferenze hanno avuto un grande riscontro su YouTube». Gli incontri online funzionano, ma la cultura è anche condivisione e scambio di idee e tornare in presenza diventa davvero fondamentale.