Cultura

Il museo in un click: visite guidate per grandi e piccini

Grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia è iniziata una campagna di catalogazione dei reperti archeologici e una serie di appuntamenti per la valorizzazione dei beni

Il museo in un click: visite guidate per grandi e piccini
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"Il Museo in un click" è l’ultima iniziativa promossa dal Museo stesso, dalla Biblioteca comunale e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Manerbio per promuovere il patrimonio culturale cittadino.

Un progetto di catalogazione e divulgazione

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Grazie ad un bando di Regione Lombardia, vinto nel 2024, "Studio e catalogazione: il museo in un click: strategie di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale cittadino attraverso il sistema SIRBeCWeb" che ha portato ad un finanziamento del valore di 7500 euro si procederà con la catalogazione dei beni esposti, attraverso una campagna fotografica ad opera di uno studio specializzato e alla schedatura di questi grazie al lavoro di un’archeologa professionista.

Visite guidate e laboratorio per i più piccini

Contestualmente sarà raccontata la storia dei reperti oggetto della catalogazione attraverso tre incontri, giovedì 6, 13 e 20 febbraio, alle 20.30 dedicati agli adulti, in cui la curatrice del Museo Elena Baiguera illustrerà i materiali attraverso una visita guidata , e sabato 15 febbraio dalle 9 alle 12, si svolgerà un laboratorio didattico dedicato ai bambini da 6 a 10 anni. Tutti gli incontri sono gratuiti ma per una miglior organizzazione è necessario prenotarsi presso la biblioteca civica (biblioteca@coune.manerbio.bs.it - 030 93 87 292).

"Si tratta sostanzialmente di un progetto di catalogazione di beni culturali e con le visite guidate al museo andiamo a far conoscere e promuovere quelle che sono le opere esposte che abbiamo schedato e fotografato - ha spiegato la curatrice - abbiamo concluso la campagna fotografica dei beni che andranno schedati, poi ci sarà la catalogazione di questi. I reperti in questione sono quelli del contesto di Cascina Trebeschi cioè della necropoli romana che è stata trovata mentre facevano i lavori per lo svincolo dell'autostrada e della sepoltura celtica del Guerriero di Flero. Abbiamo dato priorità a questi contesti perché già nel 2005 era stata fatta una campagna catalografica però questi materiali non erano ancora arrivati al museo, quindi la nostra priorità è prima completare la campagna catalografica del materiale esposto: in tutto quest'anno siamo riusciti a finanziare un centinaio di schede, un po’ alla volta catalogheremo tutto il materiale. Nei prossimi anni faremo altri contesti in modo tale da esaurire tutti i reperti in esposizione, poi si passerà ai pezzi che non sono esposti ma che sono custoditi nei depositi, questo perché attraverso il sistema SIRBeCWeb gli utenti hanno la possibilità di consultare le schede catalografiche e quindi schedare anche i beni che si trovano nei depositi è importante perché ovviamente le collezioni permanenti non vengono cambiate ripetutamente per questioni legate all'allestimento e anche ai finanziamenti, però ci piacerebbe che si sapesse anche cosa c'è nei depositi, perché quello che si espone ovviamente è solo una piccola parte di ciò che è conservato nei depositi".

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