BARBARIGA

Il gioco della Morra diventa patrimonio dell'Unesco

L’antico e tradizionale gioco ha ottenuto il prestigioso riconoscimento.

Il gioco della Morra diventa patrimonio dell'Unesco
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Il gioco della Morra diventa patrimonio dell'Unesco.

Il gioco della Morra è patrimonio Unesco

Ilgioco della Morra è diventato ufficialmente patrimonio dell'Unesco. A Roma il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi ha consegnato ufficialmente a Pierdavide Olivari, vicesindaco di Barbariga e presidente dell’associazione «la Compagnia della Morra», l’attestato dell’Unesco, che certifica l’iscrizione del «gioco della morra», fra i beni che fanno parte del patrimonio immateriale dell’umanità.
«È certamente una grande soddisfazione per me e per gli oltre 140 associati, la notizia del conferimento del prestigioso riconoscimento internazionale – la nostra associazione nasce nel 2007, spiega Pierdavide Olivari – lo scopo principale è quello di valorizzare l’antico gioco e ci battiamo per la sua legalizzazione. Per ora si può giocare solo sotto l’egida delle associazioni come la nostra, che è affiliata al Coni. Siamo associati anche ad Aga Associazione di Giochi Antichi e partecipiamo al Tocatì “tocca te”, una fiera di giochi antichi di respiro europeo. La scorsa settimana, nella capitale, nella sala dedicata a Giovanni Spadolini, ho ritirato dal rappresentate del Governo, il prestigioso riconoscimento, che corona vent’anni di impegno. Con noi sei giochi lombardi hanno ottenuto il riconoscimento, di cui ben tre in provincia di Brescia, noi, le “Bisse” di Desenzano e la “Bala Creèla” di Gianico». È difficile giocare alla morra? «Non è difficile in sé come gioco, la dinamica è semplice, però è impegnativo, bisogna metterci la testa – ha chiosato Olivari - La scorsa settimana, con appassionati di questo nobile gioco, abbiamo gareggiato nella tappa nazionale di Aosta. Ogni regione ha abitudini leggermente diverse, noi giochiamo seduti al tavolo, in altre, si gioca stando in piedi. Durante il gioco, noi mostriamo le dita parallelamente al tavolo, in altre regioni le dita le tengono in verticale, ed è più difficile controllare il punto. In questo gioco bisogna avere memoria, prontezza di riflessi e per fare più punti bisogna studiare e capire la strategia dell’avversario, che spesso ripete le stesse sequenze di numeri. Altro aspetto da non trascurare è la lingua con la quale si dicono i numeri, meglio sarebbe da dire il dialetto usato dai giocatori, bisogna capire subito le inflessioni per non incorrere in errori. Un gioco non semplice che per vincere richiede grande abilità».

Grande soddisfazione per tutta Barbariga

Quindi grande soddisfazione in paese per il prestigioso riconoscimento da parte dell’Unesco.
«Si tutta Barbariga è orgogliosa di questo traguardo – riprende Pierdavide - L’Unesco è l’organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura. Istituita a Parigi il 4 novembre 1946, è nata dalla generale consapevolezza che gli accordi politici ed economici non sono sufficienti per costruire una pace duratura e che essa debba essere fondata sull'educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione fra nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione. Questo importante premio è derivato dall’impegno per la salvaguardia dei giochi e sport tradizionali da parte dell’Associazione Giochi Antichi. Promotore della richiesta all’Unesco e stato il Tocatì "tocca a te". Nel riconoscimento sono compresi anche antichi giochi di: Belgio, Francia, Cipro e Croazia. Il gruppo Tocatì organizza annualmente una grande kermesse collegando gli sport e i giochi tradizionali ora divenuti “patrimonio culturale e immateriale dell’umanità”. In questi incontri, l’ultimo la scorsa settimana a Verona, eravamo riuniti in centinaia di giocatori, ad ammirarci migliaia di turisti e curiosi che hanno riempito le strade e piazze della città. I gruppi provenienti dai vari paesi hanno mostrato questi giochi, che rischiano di sparire e che il riconoscimento Unesco intende salvaguardare».
Complimenti, insomma.. E per celebrare degnamente questo traguardo oggi, domenica, alla Fiera del casoncello di Barbariga si potrà assistere a diversi tornei di morra, con la consapevolezza ulteriore del riconosciuto valore mondiale.

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