Più che un restauro una vera e propria impresa, quella di cui è stato protagonista Lorenzo Fontana, maestro d’arte di Quinzano d’Oglio.
Un’avventura artistica
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Da pochi giorni Fontana ha terminato un restauro, davvero particolare.
“Nell’Aprile del 2025 affrontai un lungo viaggio in macchina per raggiungere il territorio di Rocca Imperiale in Calabria, sul confine con la Basilicata – ha raccontato – Attraversata l’Italia raggiunsi l’incantevole territorio che ospita festival poetici, rassegne cinematografiche e terra del rinomato limone IGP di Rocca Imperiale per “ritirare” un soffitto decorato”.
Proprio così “ritirare” perché nell’Ottocento i soffitti dei palazzi si realizzavano in un modo molto particolare.
“Si trattava di un soffitto dell’800 dipinto a tempera su carta pecora applicata ad una tela di juta. Un’antica tecnica che si utilizzava spesso nel Centro e Sud d’Italia, in passato queste enormi tele venivano fissate a delle travi di legno con dei tasselli come a formare un enorme quadro che adornava i saloni dei palazzi nobiliari – ha continuato a spiegare – Ed é proprio di una di queste dimore di cui mi sono occupato con il mio studio, Albaura”.
Un lavoro meticoloso e delicato.
“In primis ho sezionato l’enorme soffitto per poterlo trasportare nel mio studio in provincia di Brescia – ha continuato a spiegare Fontana –
Tale soffitto versava in condizioni drammatiche, solo il 20% dell’apparato decorativo era leggermente visibile, cosí l’ho dovuto tagliare in listelli quadrati che ho poi ricomposto in fase di restauro. Fortunatamente esistevano vecchie fotografie da cui ho attinto molti elementi che erano andati perduti. Una volta restaurati parzialmente tutti i tasselli, sono tornato in Calabria per ricollocare l’intera decorazione ad un nuovo soffitto in cartongesso. Un’operazione complessa e faticosa, che ha richiesto l’incollaggio e il ritocco di tutte le giunture e il recupero totale dell’intero apparato decorativo. Una fatica immane sia fisica che mentale, ma la bellezza di quei luoghi, il mare, il buon cibo e l’accoglienza delle persone hanno reso il mio lavoro e il mio lungo soggiorno pieno di ricordi indelebili che rimarranno sempre nel mio cuore. Oltre all’immensa soddisfazione di aver salvato, riportandolo alla luce, questo splendido soffitto decorato in un’epoca che conosceva solo l’armonia e la bellezza”.
Fontana può testimoniare quanto l’arte possa essere avventurosa e coinvolgente.