arte religiosa

Dopo 30 anni di oblio, il "Compianto" di Ospitaletto torna al suo splendore

Il gruppo di 9 statue, diventate negli anni il simbolo del paese, è stato restaurato: domenica verrà presentato alla comunità

Dopo 30 anni di oblio, il "Compianto" di Ospitaletto torna al suo splendore
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Il Compianto di Ospitaletto è pronto a tornare a casa. Il gruppo statuario risalente a metà del XIX secolo, diventato il simbolo della comunità, nei mesi scorsi è stato oggetto di un meticoloso e attento lavoro di restauro che ne ha riportato alla luce l’originale bellezza, che tutti potranno ammirare e scoprire da vicino a partire da domenica 26 marzo e fino al sabato Santo.

Dopo 30 anni di oblio, il "Compianto" di Ospitaletto torna al suo splendore

«Dopo oltre trent’anni nelle quali erano cadute in disuso, d’ora in poi saranno a disposizione della nostra comunità tutti gli anni e diventeranno un punto di riferimento importante della Settimana Santa», ha commentato il parroco don Adriano Bianchi parlando delle 9 statue che compongono il gruppo. Già restaurate in modo grossolano nel secolo scorso, le figure si trovavano in pessime condizioni di conservazione, soggette a cadute di colore e molteplici rotture, con la mancanza di vari pezzi tra cui mani e dita. Autorizzato dall’Ufficio Beni Culturali della Curia Diocesana e dalla Soprintendenza di Brescia, che ha seguito i lavori con il dottor Angelo Loda, eseguito dal professor Leonardo Gatti, il restauro è durato oltre due mesi ed è stata eseguita utilizzando una tecnica d’avanguardia e una complessa lavorazione. «Partendo da alcune foto dell’epoca, abbiamo potuto ricostruire tutte le parti mancanti, grazie anche ad un sistema di scansione e ad uno stampaggio in 3D - ha spiegato Loda - Le statue, infine, sono state risanate con un consolidante e un trattamento antitarlo, stuccate nelle lacune e ritoccate nella policromia».
Un intervento finanziato, prima di tutto, dalla generosità di alcune famiglie ospitalettesi, che si sono fatte carico delle spese necessarie per la ricostruzione. «Possiamo dire che ognuna ha “adottato” una statua e si è impegnata a coprire il costo», ha aggiunto il parroco.

Il «nuovo» Compianto verrà presentato alla comunità nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore alle 17.15, tra le due messe domenicali. Accanto a don Bianchi e a Gatti, non mancherà anche l’intervento di Carla Bino, docente dell’Università Cattolica, che analizzerà il tema dei compianti dal punto di vista devozionale e storico-artistico.

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