vicini alle vittime

Coronavirus, Regione Lombardia moltiplica le iniziative contro la violenza di genere

L'emergenza Covid-19 ha provocato vittime, non solo tra i malati, ma anche purtroppo tra le donne che hanno subito violenza e in molti casi non hanno fatto in tempo o avuto occasione di denunciare il proprio maltrattante, perché in casa con lui. 

Coronavirus, Regione Lombardia moltiplica le iniziative contro la violenza di genere
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L'emergenza Covid-19 ha provocato vittime, non solo tra i malati, ma anche purtroppo tra le donne che hanno subito violenza e in molti casi non hanno fatto in tempo o avuto occasione di denunciare il proprio maltrattante, perché in casa con lui.

La violenza non si è mai fermata

"La violenza contro le donne non si è mai fermata, neanche con il coronavirus, anzi - ha precisato l'assessore alla Famiglia,  Genitorialità e Pari Opportunità Silvia Piani - Dovendo rispettare la prescrizione di stare a casa, vittime e maltrattanti, negli ultimi due mesi, hanno passato più tempo insieme e questo ha generato e continua a generare situazioni potenzialmente pericolose. Sapere di poter contare su un aiuto esterno, da contattare con diverse modalità e a qualsiasi ora del giorno è prezioso".

Per questo Regione Lombardia ha predisposto indicazioni specifiche affinché i Centri anti violenza non interrompessero la loro attività neanche durante il lockdown e messo in campo nuove iniziative di contatto, come quella in partnership con la grande distribuzione, perché le donne maltrattate non fossero lasciate sole.

I servizi a distanza

Come stabilito dalle indicazioni fornite prontamente da Regione ai Centri, nell'ambito dell'emergenza, i servizi di supporto alle vittime sono stati sinora erogati 'a distanza' (telefono, mail, videochiamate, messaggi) e sono sempre rimasti attivi H24 sui numeri dedicati. I Centri Antiviolenza lombardi e i relativi sportelli hanno perciò continuato a fornire supporto alle vittime con modalità organizzative tali da rispettare le restrizioni determinate dall'emergenza sanitaria anche se il numero di contatti è stato di molto inferiore allo stesso periodo dell'anno precedente, come rilevano gli operatori.

Le iniziative di prevenzione

Gli assessori Silvia Piani e Alessandro Mattinzoli hanno chiesto alla rete commerciale della grande distribuzione organizzata di farsi parte attiva nella prevenzione e nel sostegno alle vittime di violenza attraverso manifesti, locandine e messaggi vocali, essendo i punti vendita della GDO tra i pochi luoghi raggiungibili da tutte le donne senza contravvenire alle misure imposte dal Governo per contenere l'epidemia.

Non sei sola

"In questi giorni dobbiamo stare a casa. Ma se la tua casa è un luogo di paura e di violenza, ricorda che 'Non Sei Da Sola'. La rete dei servizi contro la violenza sulle donne di Regione Lombardia non si ferma di fronte al Covid-19 e continua a tutelarti e proteggerti. In caso di necessità chiama il numero di emergenza 1522, vai sul sito 'Non sei da sola' oppure scarica l'app per cellulari e tablet."

E' il messaggio audio diffuso in quei punti vendita che volontariamente hanno scelto di aderire all'appello inoltrato dagli Assessorati lombardi, a cui partecipano, tra gli altri, alcuni dei centri commerciali dei marchi Esselunga, Carrefour e Coop.

"Questa iniziativa volta alla difesa della donna serve a diffondere l'informazione, perché nessuno si senta solo. Regione Lombardia da sempre sostiene queste misure: la tutela della persona deve essere al centro di qualsiasi azione",  puntualizzato l'assessore Mattinzoli

Infine, attraverso il coinvolgimento delle 'Cooperative di Abitanti', che in Lombardia contano oltre 10.000 alloggi in canone di godimento, si è approntata anche l'idea di veicolare lo stesso messaggio attraverso le bacheche elettroniche presente in molti condomini.

Una rete antiviolenza

"Per Regione Lombardia l'opportunità di portare all'attenzione di ogni singola donna lombarda che ne ha bisogno, questo messaggio, rappresenta un momento di ulteriore implementazione delle misure già messe in atto per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere per cui l'istituzione regionale ha investito ingenti risorse creando una capillare organizzazione territoriale composta da 27 reti in cui operano complessivamente 50 centri antiviolenza e 117 tra case rifugio e case di accoglienza", ha concluso Piani.

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