di Marianna Baldo
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La scuola azzanese c'è. Un progetto importante per una formazione non solo musicale ma anche personale
"Cori di Classe" da Azzano Mella a Milano per il gran concerto
Azzano Mella c’è. La scuola ha aderito a “Cori di Classe” un nome diventato ormai un marchio identificativo dell’attività regionale, oltre che un progetto che da molti anni impegna tempo, risorse e volontari nella cura della pratica corale all’interno del mondo scolastico. Un progetto che da oltre una decina d’anni accompagna le corali scolastiche in una vera e propria rassegna utile al confronto personale e formativo. Inizialmente promosso dall’Usci Lombardia (acronimo di Unione Società Corali Italiane della Lombardia), ora portato avanti da Cori Lombardia, associazione di promozione sociale nata nel dicembre 2021.
Come ogni anno anche nel 2025 si sono svolte le rassegne provinciali dedicate ai progetti corali scolastici (delle Scuole Primarie e Secondarie), seguiti poi dalla rassegna regionale nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, in programma nei prossimi giorni, più precisamente l’ 11 maggio a cui anche gli alunni azzanesi prenderanno parte.
La partecipazione è assolutamente su base volontaria, spetta alla scuola per mano degli insegnanti, partecipare al bando e presentarsi all’audizione. Il coro di voci bianche delle classi terze sezioni A e B della primaria di Azzano Mella è salito sul palco qualche giorno fa, presso l’Auditorium San Barnaba di Brescia, diretto dalla professoressa Laura Lizzini. Non solo ma gli studenti e le studentesse azzanesi sono stati selezionati per accedere alla fase regionale che si svolgerà appunto a Milano.
"Le corali scolastiche sono sempre più una rarità - ha spiegato la professoressa Lizzini - All’inizio si organizzavano nelle selezioni provinciali anche due intere giornate per poter ascoltare le esibizioni di tutti i candidati, ora è sempre più difficile perseguire questi progetti, e affidati alla buona volontà degli insegnanti. Noi siamo orgogliosi di essere stati selezionati per accedere al conservatorio a Milano, che lascia fuori la “competizione” e lo spazio è dedicato alla condivisione, alla motivazione di far bene insieme, di vivere bene un’esperienza costruttiva attraverso la musica e la voce".
Il programma
Durante l’esibizione in San Barnaba a Brescia, il coro di voci bianche azzanese, preparato ed educato al canto corale e alla vocalità, durante l’orario curricolare (nelle ore di musica), formato da circa una quarantina di alunni, ha saputo mettere in campo il programma musicale non solo con qualità dell’interpretazione, ma altresì con una straordinaria umiltà. La proposta era basata su brani composti per cori di voci bianche tra questi “Non basta cantar” del Maestro Mario Lanaro, “Fides” musica del Maestro Mauro Zuccante (su appunto testo di Pascoli, “Scherzi di Carnevale” (inedito) arrangiato dalla stessa insegnante Lizzini ispirandosi e rielaborando “La tarantella” di Gioacchino Rossini con un testo di Gianni Rodari.
L'obiettivo e l'importanza del progetto
"Il risultato è frutto del sostegno ottenuto da un intero corpo docenti che hanno come alunni le due classi che si sono unite in questo coro di voci bianche, grazie per averci creduto con noi - ha precisato la professoressa Lizzini - Questa è stata l’occasione per misurarci, la pratica corale è però un percorso educativo che non si esaurisce in questo progetto, in questo bando, in questa partecipazione. E’ un obiettivo realistico. Berlinguer diceva “organizzare un laboratorio musicale e un coro in ogni scuola italiana, avviare un processo che porti la musica a diventare materia curricolare come la matematica e l'italiano, far entrare i musicisti nelle aule sono obiettivi ragionevoli e raggiungibili”. Questo potenziale non può basarsi solo sulla buona volontà di alcuni insegnanti al contrario il percorso intrapreso vuole spronare a dare il giusto peso a questa formazione, rendendolo scopo educativo. Gli obiettivi al riguardo sono favorire i rapporti di gruppo così come favorire un clima sereno, migliorare le capacità d’attenzione, il loro senso critico, il piacere per il bello. Creare pretesti di responsabilità gli uni verso gli altri, così come di attenzione. I nostri alunni hanno dimostrato davanti a una commissione e ad altri cori, affrontando la loro prima assoluta esibizione in pubblico in modo empatico, maturo e umile".