LETTERATURA

Come nasce un poeta vince il Premio Lago Gerundo

Il carteggio, costituito da 91 lettere intercorse tra Vittorio Sereni e Roberto Pazzi, è stato curato dal giornalista monteclarense Federico Migliorati.

Come nasce un poeta vince il Premio Lago Gerundo
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«Come nasce un poeta» (Roberto Pazzi, Vittorio Sereni. Epistolario 1965-1982, Edizioni Minerva, 2018) il bel volume curato da Federico Migliorati si è aggiudicato il premio, sezione saggistica, alla 18esima edizione del Concorso Letterario Internazionale «Lago Gerundo».

La motivazione della Giuria

«Frutto di un’accurata ricerca di archivio - si legge nella motivazione -  nel volume risulta quasi palpabile il lavoro che il curatore ha compiuto sui manoscritti per ricostruire il carteggio. Si tratta di una lettura godibile e a tratti divertente, in cui si avverte la smania di emergere di una nuova voce poetica e la più saggia, talvolta troppo occupata, penna dell’artista ormai affermato. Il volume è impreziosito da una bella intervista a Pazzi a cui Migliorati aggiunge, in una prosa elegante e puntuale, una nota al testo e due brevi biografie dei poeti».

Una bella soddisfazione personale per il giornalista monteclarense Federico Migliorati che negli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto fra i curatori e i critici letterari italiani.

Le parole del curatore

«Ringrazio la giuria per la scelta caduta sull’opera da me curata. È un riconoscimento prestigioso che non posso non condividere con Roberto Pazzi, singolare figura di poeta e scrittore che ha saputo eccellere tanto nei versi quanto nei romanzi, e con l’editore Minerva, coraggioso promotore culturale che ha fortemente e fin da subito scommesso su questo libro. A loro il mio grazie più sentito che estendo anche ai familiari ed eredi di Vittorio Sereni, fondamentali per la pubblicazione delle lettere del grande intellettuale di Luino».

Il carteggio racchiuso in «Come Nasce un poeta» è costituito da 91 lettere, recuperate sia nell’archivio Pazzi presso l’abitazione del poeta a Ferrara sia dal Fondo Sereni di Luino. Il lavoro è corredato con l’inserimento di note che vogliono essere di supporto al lettore e vi emergono limpide e chiare l’attenzione e la cura poste da Sereni nei riguardi del  giovane Pazzi che muoveva allora i primi passi nel mondo della poesia e che a lui si affidava per consigli, pareri, valutazioni. Le lettere sono tutte inedite e, per questo, si confida possano rappresentare un ulteriore elemento per approfondire l’uomo ed il letterato Sereni, ma soprattutto per  tratteggiare la genesi della penna di Pazzi nel campo della poesia.

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