Chiari

Chiari ricorda Antonio Piccinelli, il soldato musicista che inventò “Ta-pum”

Fino al 9 novembre una mostra al Museo della città di Chiari ricorda il clarense cui è anche intitolata una via di Roma

Chiari ricorda Antonio Piccinelli, il soldato musicista che inventò “Ta-pum”

Era una delle canzoni popolari più note, durante la Grande Guerra mondiale. Ma in pochi sanno che «Ta-pum» – canzone dal titolo onomatopeico che ricorda i colpi dei fucili e delle mitragliatrici austriache sull’Ortigara – fu scritta da un clarense: Antonio Piccinelli, scomparso 41 anni fa.

Antonio Piccinelli

“Ta-pum”, un inno alla pace nel cuore della Grande Guerra

E’ a lui che in questi giorni la città ha dedicato una mostra, intitolata proprio come la canzone che lo rese celebre. «L’Italia in guerra 1915-1918 – Niente sarà come prima» è allestita al Museo della città di piazza Zanardelli, ed è promossa dalle Associazioni d’Arma di Chiari (Carabinieri, Bersaglieri, Fanti, Autieri e Alpini) con il Patrocinio del Comune. Sarà visitabile fino al 9 novembre, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18. «Un’occasione per ricordare, riflettere e rendere omaggio a chi ha scritto la nostra storia» ha spiegato il Comune.

La ricerca di Guerino Lorini e la memoria di un clarense dimenticato

Ma chi era Nino Piccinelli? Dobbiamo a Guerino Lorini buona parte del lavoro di ricerca e di (ri)scoperta di questo clarense dimenticato per anni, e al quale oggi è anche intitolata una via di Roma.

Nacque a Chiari il 3 dicembre 1898, e come tanti coscritti finì, giovanissimo, al fronte. «Fu quando l’artiglieria e le mitragliatrici ammutolirono che, in uno di quei giorni in cui avevo fatto i conti con la solitudine e con quella dei tanti compagni rimasti sul campo, sentii il bisogno di esprimere tutta la rabbia e il dolore. In quell’angusto riparo, quasi senza saperlo iniziai a canticchiare sottovoce la mia angoscia. D’istinto presi l’organetto che avevo in tasca e collegando ogni sospiro della mia anima iniziai ad intonare una nenia lamentosa», scrisse lo stesso Piccinelli, ricordando come nacque «Ta-pum».

Il primo verso del pezzo («Venti giorni sull’Ortigara senza cambio per dismontar ,ta-pum-ta pum») divenne iconico già sul fronte, come testimonierà di lì a poco, sul proprio diario, il tenente di fanteria Carlo Salsa, in tutt’altro reparto. «Dopo una serie di cruenti scontri, la sera sorpresi il cuoco intento a raschiare il fondo della grande pentola con la punta della baionetta, canticchiando una delle strofe della canzone di Piccinelli…».

Dalle trincee ai templi della musica

A guerra finita, completati gli studi di musica, pianoforte e composizione, Piccinelli divenne un compositore e direttore d’orchestra, e fu anche direttore artistico e direttore d’orchestra della casa musicale «La Voce del Padrone». Tenne concerti in molte città italiane, e tournée in Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svizzera. Nella sua lunga carriera compose oltre 1400 canzoni e 79 liriche, tra cui l’opera «Maria Goretti», trasmessa nel 1982, da Corinaldo (Macerata) da Rai e Radio Vaticana. Sue anche diverse colonne sonore per film quali «Piccolo Hotel», «Cuori nella Tormenta», «La Sonnambula», «Sempre più difficile», pietre miliari del cinema italiano. Tra le più recenti scoperte storiografiche di Lorini c’è anche una primizia sinora inedita: negli anni a «La voce del Padrone» Piccinelli ebbe occasione di dirigere ensemble di livello mondiale, come le orchestre sinfoniche di Boston, Barcellona, Filadelfia e Londra, e le Filarmoniche di New York e Vienna.

 

Nella foto in alto:  Antonio Piccinelli mentre accompagna al piano il tenore Beniamino Gigli, uno dei più celebri cantanti d’opera del secolo scorso. La mostra «L’Italia in guerra 1915/1918 – Niente sarà come prima» è allestita al Museo della città in piazza Zanardelli. Sarà visitabile dal primo al 9 novembre, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.