Arte e diritti umani

Brescia ospita gli artisti Zehra Dogan e Badiucao

Al centro le tematiche legate al valore (non scontato) della democrazia e l'importanza di rispettare i diritti umani.

Brescia ospita gli artisti Zehra Dogan e Badiucao
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Brescia ospita i due artisti Zehra Doğan e Badiucao, protagonisti del ciclo Arte contemporanea e diritti umani

Lei martedì 12 ottobre ha presentato l'opera dedicata a Hevrin Kalef, politica curda assassinata in Siria il 12 ottobre 2019; lui per la mostra, la sua prima personale, visitabile da sabato 13 novembre a domenica 13 febbraio 2022 a Santa Giulia.

Zehra Dogan

Zehra Dogan di origine curda nasce a Diyarbakir nel 1989 e si diploma in Arte e Design  all’Università Dicle. Artista e giornalista curda è alla direzione di Jinha, un’agenzia di stampa curda femminista con un personale tutto femminile. Risale al 2016 il suo arresto a Nusaybin, una città turca al confine con la Siria, la donna si trovava in un bar, per poi essere assolta nel mese di marzo; era stata accusata di appartenenza ad un'organizzazione illegale. Zehra ha però incontrato sulla sua strada il carcere, dove è stata rinchiusa per due anni, 9 mesi e 22 giorni. La colpa?  Aver diffuso sui social un dipinto ritraente la distruzione della città di Nusaybin. Solidarietà più volte le è stata espressa da parte dell'artista di strada Bansky, il quale, a New York le ha persino dedicato un murales. A Brescia presenterà l'opera dedicata ad Hevrin Kalef, politica curda assassinata in Siria il 12 ottobre 2019.

Badiucao

Classe 1986, Badiucao , artista dissidente cinese attualmente residente in Australia, anche ribattezzato come il Bansky cinese, sarà per la prima volta in Italia, a Brescia con la sua prima personale  La mostra La Cina (non) è vicina. Badiucao - opere di un artista dissidente, a cura di Elettra Stamboulis, sarà visitabile da sabato 13 novembre a domenica 13 febbraio 2022 negli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia di Brescia.

La prima personale di Badiucao

Promossa dal comune di Brescia in collaborazione con Fondazione Brescia Musei,  si tratta dell'evento espositivo principale del Festival della Pace, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia e che si terrà da venerdì 12 a venerdì 26 novembre. L'evento gode del patrocinio del Parlamento Europeo e di Amnesty International.

L’esposizione sarà la prima personale dedicata a Badiucao, pseudonimo dell’artista-attivista cinese noto per la sua arte di protesta, ora operante in esilio in Australia. Il percorso espositivo ripercorre l’attività artistica di Badiucao, dagli esordi alle opere più recenti, nate in risposta alla crisi sanitaria innescata dalla pandemia. Badiucao, noto come il Banksy cinese, si è affermato sul palcoscenico internazionale grazie ai social media, coi quali diffonde la sua arte in tutto il mondo: il suo account twitter @badiucao è seguito da più 80 mila persone. Il 12 ottobre alle 17 si terrà a Palazzo Loggia un talk di presentazione della mostra dedicata a Badiucao, alla presenza degli artisti Badiucao e Zehra Dogan: sarà visibile al pubblico in streaming sul canale Facebook di Fondazione Brescia Musei. Nel 2018, a soli tre giorni dall’inaugurazione, la mostra che avrebbe dovuto esporre a Hong Kong i lavori di Badiucao fu cancellata, le intimidazioni raggiunsero l'artista sino in Australia dove si trova da oltre dieci anni in esilio.   Ciò lo ha portato tre anni fa a decidere di uscire a volto scoperto e continuare la sua missione a colpi di arte in difesa dei diritti umani.

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