Spettacolo

Before Pintus, la sitcom che parla dialetto bresciano

Merito dell'intuizione di uno dei protagonisti, l'attore e regista Elia Moutamid, che interpreta il pizzaiolo Ibrahim

Before Pintus, la sitcom che parla dialetto bresciano
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di Stefania Vezzoli

La sitcom Before Pintus, lanciata ad aprile su Amazon Prime Video, parla anche bresciano. E il merito è di uno dei protagonisti, Elia Moutamid, che nella serie interpreta il pizzaiolo Ibrahim, un finto egiziano di origini marocchine che si esprime in dialetto bresciano. Regista e attore, Moutamid non ha mai nascosto l’attaccamento ai luoghi in cui ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza (è cresciuto a Rovato) e anzi la contaminazione tra le culture è uno dei temi ricorrenti dei suoi film. Alle recenti soddisfazioni dietro la macchina da presa (il suo ultimo lavoro, Kufid, ha debuttato al Torino Film Festival ed è tra i 60 documentari inseriti nella selezione ufficiale dei Nastri d’argento) si aggiunge ora questa nuova avventura nella divertente fiction composta da otto episodi che racconta la vita personale e lavorativa di Angelo Pintus.

La sitcom Before Pintus parla dialetto bresciano

La partecipazione di Elia Moutamid alla serie è nata da un provino per la casa di produzione Showlab, per la quale l'attore e regista aveva già lavorato. "Non conoscevo Pintus, ma sono diventato un suo fan, ho scoperto una persona in gamba e disponibile - ha raccontato - Il mio personaggio nasceva in un altro modo e io ho proposto di farlo parlare in dialetto bresciano. Gli autori e il regista hanno accolto la mia proposta e ho avuto carta bianca". Un'occasione per portare la brescianità di cui l'artista va tanto orgoglioso in una vetrina importante. "Sono molto contento perché ho sempre valorizzato il nostro dialetto, l’ho sempre rispettato, chi ha visto i miei film lo sa - ha continuato - Nelle mie opere uso il dialetto per raccontare il mio territorio. In questo lavoro invece faccio l’attore e basta, è una fiction molto più leggera che piace anche ai bambini, ma sono riuscito a metterci della regia senza che nessuno me lo chiedesse. Di questo ringrazio Pintus e il regista Roberto Cenci".

In scena con Renga e Gloria Guida

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Nella sitcom ci sono tanti ospiti importanti: Gloria Guida, Francesco Renga, Rossella Brescia e Nek, ma anche affermati attori di teatro e noti comici. Un'esperienza eccezionale per Moutamid. "Mi sono trovato ad avere a che fare con gente che per me, quando ero ragazzino, era inarrivabile. Ho trovato in tutti tanta umiltà, forse perché si trattava per molti di tornare sulle scene dopo la pandemia. Ho trascorso un mese di lavorazione a Milano, si sono sgretolati i ruoli, non c’era nessun egocentrismo: troppa era la voglia di ricominciare. E’ stato bello, un’escursione in un linguaggio che non è il mio, visto che non sono né un cabarettista né un comico, ma faccio l’attore. Anche per i cabarettisti che hanno partecipato è stata un’esperienza diversa, loro non sono abituati a seguire una sceneggiatura", ha precisato.

Speranza nel buio della pandemia

Il Covid ha costretto molti artisti a uno stop forzato. Ma per Moutamid il bilancio di questo anno pandemico non può essere negativo."Ho girato Kufid che spero con la riapertura delle sale possa girare, a patto che si trovi una soluzione sugli orari. Sto girando un altro film e poi c’è stata questa esperienza come attore. Lo dico sottovoce, ma mi è andata bene. Le piattaforme come Amazon Prime Video sono un canale per non uccidere il reparto produttivo, anche se così si stanno uccidendo le sale", ha concluso.

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