Badiucao a Brescia: la Cina chiede la sospensione della mostra, qual è stata la risposta della città?
Fondazione Brescia Musei presieduta da Francesca Bazoli e il sindaco Del Bono hanno risposto inviando una lettera.
L'Ambasciata della Repubblica popolare cinese in Italia ha chiesto al comune di Brescia di censurare la mostra di Badiucao in programma in Santa Giulia a partire da sabato 13 novembre.
Brescia dice "no"
É stata infatti la stessa Ambasciata a far recapitare al comune di Brescia una lettera nella quale chiedeva di censurare la mostra. Ieri (giovedì 21 ottobre) la Fondazione BresciaMusei presieduta da Francesca Bazoli e il sindaco di Brescia Emilio Del Bono hanno inviato una lettera nella quale spiegano come la mostra in questione non intenda mettere in cattiva luce la Cina e il popolo cinese, pertanto la riposta di Brescia alla richiesta di censurare la mostra è stata "no"!.
Le parole pronunciate dal primo cittadino in occasione della presentazione della mostra
Voi - ha detto rivolgendosi a Badiucao e a Zehra Dogan - siete in una città che, con determinazione, forza e convinzione vuole continuare ad essere dove i diritti dell’uomo, la democrazia sono intoccabili. La democrazia è una grande conquista e voi siete qui anche per confermalo. C’è in molti cittadini italiani ed europei l'abitudine di vivere in una condizione di libertà e democrazia e spesso ci si dimentica che noi viviamo in uno degli angoli del pianeta più fortunati da questo punto di vista perché i diritti e le libertà ce le siamo conquistate ma anche perché il contesto nazionale ci permette di tutelare i nostri diritti fondamentali. Ma neppure nell’Europa occidentale questo sarà scontato. La vostra presenza – ha detto rivolgendosi ai due artisti - è una necessità per noi. C’è una dimensione geo politica mondiale in profondo cambiamento, la stragrande maggioranza dei popoli non vive in democrazia e che cosa può suscitare la reazione più forte? L’arte e la cultura perché parla un linguaggio che rompe i pregiudizi e che rompe un diaframma che anche le democrazie come la nostra non riescono a rompere nel linguaggio con la parte della popolazione più distratta, sia quella giovanile a cui dobbiamo parlare, sia a quella parte della popolazione disincantata. La vostra presenza ha quindi un doppio significato: qui è casa vostra, che la possibilità di venire in una città libera e democratica per esprimere la vostra arte è per noi una grandissima opportunità ma anche per voi è un elemento rassicurante, lo potrete fare quando lo vorrete.