Cultura

Angelo Mazzoldi moriva 160 anni fa. Chi era il patriota e intellettuale di Montichiari

Un uomo di cultura e di azione politica, che mosse i suoi primi passi nella Montichiari pre-unitaria

Angelo Mazzoldi moriva 160 anni fa. Chi era il patriota e intellettuale di Montichiari
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Uomo politico, ma anche scrittore, insegnante, figura delle istituzioni: è stato un intellettuale a tutto tondo Angelo Mazzoldi, di cui ricorre quest’anno il 160esimo della morte occorsa nel 1864. Nato a Montichiari, secondo i documenti più accreditati nel 1801, Mazzoldi ha legato il suo nome in particolare all’opera «I Tre Innocenti».

Chi è stato Angelo Mazzoldi, di Montichiari

Dopo la laurea in Legge conseguita nell’Università di Pavia e il titolo di avvocato, ottenuto dopo un praticantato presso lo studio del Saleri di Brescia, Angelo Mazzoldi svolse un ruolo importante nella battaglia contro gli austriaci diventando nel 1848 segretario del Comitato di Guerra del Governo Provvisorio e a capo delle opere di difesa della nostra città contro l’invasore.

Eletto in Parlamento nell'Italia pre-unitaria

A Unità d’Italia quasi raggiunta, nel 1859, Angelo Mazzoldi assunse anche il ruolo di Commissario dell’Amministrazione comunale monteclarense nonché di deputato presso il Parlamento Italiano, di socio dell’Ateneo di Brescia e di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Ampio fu anche il suo percorso di docente, si pensi all’attività di professore straordinario di Storia italiana nell’Università di Torino e in seguito di provveditore agli studi a Parma per poi, nel 1861, inaugurare l’avvio del Regio Liceo di Piacenza. Nell’ambito culturale sono almeno una dozzina i volumi da lui pubblicati e comprendenti i più disparati campi dello scibile umano, dal settore naturalistico a quello teatrale per arrivare alla storia e alla linguistica, elementi che ne fanno una figura di primo piano della cultura nell’Ottocento bresciano.

Le opere scientifiche

Tra i testi a sua firma si ricorda in particolare «Delle origini italiche e della diffusione dell’incivilimento italiano all’Egitto, alla Fenicia, alla Grecia e a tutte le nazioni asiatiche poste sul Mediterraneo», opera che pur essendo di particolare rigore non gli impedì di subire duri attacchi da parte di studiosi suoi coetanei, ai quali, nel 1842, oppose a sua volta specifiche considerazioni contenute in un’ulteriore pubblicazione. Nel 1833 diede vita anche a «Nelle esequie dell’architetto Bicelli», testo che tratteggiava la figura di Francesco Bicelli a cui si deve il progetto dell’ospedale civile di Montichiari che fino al 1986 operò presso le Quattro Vie.

I Tre innocenti e Montichiari

Di certo è «I Tre Innocenti» a rappresentare il libro di maggiore spicco e interesse per la comunità locale la cui versione teatrale fu rappresentata nel novembre 1930 presso il Teatro Sociale in costumi d’epoca. Angelo Mazzoldi  si occupò della sua città natale anche in occasione della pubblicazione del volume «I feudatari del Vicariato di Montechiaro», uscita nel 1858, che rievoca la lotta degli abitanti contro Marco de’ Mezzani, tiranno usurpatore del borgo a inizio Quattrocento: tra i più fervidi nella lotta il sacerdote vicario del paese Guglielmo Lavellongo.

Si battè per la ferrovia (inascoltato)

Meno noto forse è l’interessamento nel volere il passaggio della storica linea ferroviaria Milano-Venezia a Montichiari: egli si batté (siamo nel 1838), come ricorda Giancarlo Ganzerla in «Binari sul Garda», contro la proposta di Castiglione e affinché dal paese dei sei colli, importante per il commercio di granaglie, partisse poi il braccio verso Lonato e Desenzano. Come sappiamo tutto ciò rimase sulla carta anche se la questione di una stazione è di stringente attualità. Ormai malato da tempo Angelo Mazzoldi  si spense nella sua casa monteclarense, nella via a lui intitolata, il 5 giugno 1864.

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