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Alla scoperta del Biathlon in vista di Milano-Cortina 2026

Il clarense Nicolò Persico e il suo team vogliono portare alla ribalta la disciplina invernale.

Alla scoperta del Biathlon in vista di Milano-Cortina 2026
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di Federica Gisonna

Un nuovo progetto editoriale, un sito web con l’obiettivo di far conoscere uno sport «di nicchia», ma che merita di essere portato alla ribalta.

Alla scoperta del Biathlon in vista di Milano-Cortina 2026

E’ l’idea del clarense Nicolò Persico, 30enne laureato in Economia, ex corridore e attualmente nel direttivo della quadra Zeveto, e del suo team: amici con la stessa passione per lo sport invernale.

Il biathlon e la passione per questo sport

Si tratta di uno sport, anche disciplina olimpica, il cui nome è composto dal prefisso latino «bi» (due) e dal greco «ἆθλονathlon» (gara), consiste nel percorrere nel minor tempo possibile un percorso prefissato sugli sci da fondo, sostando a un numero variabile di postazioni di tiro, ognuna delle quali con cinque bersagli; ogni errore con la carabina comporta una penalità variabile a seconda della gara. La distanza da percorrere e il numero delle sessioni di tiro variano a seconda delle tipologie di gara, che possono essere tanto individuali quanto a squadre. Storicamente, il biathlon rappresenta l'evoluzione in disciplina sportiva di pratiche militari e venatorie.

«Mi sono appassionato a questo sport da circa 10 anni - ha raccontato Nicolò, fondatore di biathlonazzurro.it, ma anche collaboratore di Oasport e presidente di Franciacorta Biathlon fans - L’ho scoperto negli anni dell’università. Ho iniziato a seguirlo e proprio in questo ambiente ho conosciuto Elena Facondo (speaker, fotografa e video-maker) e Michele Brugnara (redattore di Oasport, videoeditor e social media manager). Con loro ho deciso di dare vita al progetto editoriale proprio per dare visibilità a questa disciplina, anche in vista dei Giochi olimpici invernali (Milano - Cortina) che si terranno nel 2026. Passione è, infatti, la parola chiave di questo progetto e anche dello sport che ci ha permesso di incontrarci e lanciarci in una sfida».

L’obiettivo e il lockdown

«Sebbene fin da piccoli abbiamo maturato una passione verso gli sport invernali, in particolare verso lo sci, negli ultimi anni, a fronte di collaborazioni con siti che operano a livello nazionale e la partecipazione a diverse tappe sia di Coppa del Mondo, di Ibu Cup (secondo circuito per importanza a livello mondiale), Coppa Italia, ma soprattutto dei recenti Mondiali disputatisi ad Anterselva, abbiamo pensato di voler avvicinare ancora di più il pubblico a questa disciplina,finora definita di “nicchia” - hanno scritto i ragazzi nella loro presentazione - Così, durante il lockdown ci siamo messi alla prova con un’iniziativa social chiamata “Azzeramento”(così è definito il riscaldamento di tiro primadellegare”), dove abbiamo intervistato tramite videochiamata gli atleti della nazionale italiana di biathlon e non solo, abbiamo ricostruito le carriere di alcuni ex atleti azzurri,con un mix di domande legate alle competizioni, ma soprattutto alla loro vita al di fuori dello sport. L’iniziativa è piaciuta tanto che abbiamo avuto persino l’opportunità di intervistare Federica Brignone, fresca vincitrice della Coppa delMondo di sci alpino e grande appassionata del biathlon».

La nascita del sito

E poi? Un passo successivo era necessario. Così, biathlonazzurro.it ha cominciato a prendere forma. Questo sarà «un posto» dove potranno incontrarsi coloro che vogliono saperne di più, ma anche che cercano aggiornamenti e informazioni veritiere su una disciplina che già ben conoscono.
«Il passo successivo per noi riguarda la realizzazione entro dicembre 2020, data del via della stagione agonistica, di un sito web focalizzato, almeno nel suo primo anno di attività, sul biathlon. Sarà arricchito con news, presentazioni, classifiche, approfondimenti, fantasy game e interviste legate all’andamento degli azzurri, ma con uno sguardo anche a tutte le altre nazioni, dal momento che è una delle prerogative e degli obiettivi della Federazione Internazionale per accrescere ancora di più la popolarità del movimento».

Grazie a Nicolò e al suo team, informati e non, potranno capire qualcosa di più di questo particolare sport.
«Non è facile per un appassionato accedere a notizie legate al biathlon, anche per la scarsità di fonti a cui può fare riferimento - hanno scritto - Per poter dare il giusto spazio abbiamo acquistato il dominio (https://biathlonazzurro.it/) dove potrete trovare una pagina vetrina del sito che avremmo intenzione di implementare, su piattaforma WordPress. Il costo per lo startup del sito a livello di design, appoggiando ci a una società di consulenza, si aggira attorno ai 3mila euro (escludendo la creazione di menu e contenuti a nostro carico). Inizialmente dovremo delegare anche le attività di posizionamento Seo e GoogleAdwords per circa 1.000 euro compresa di analisi e budget delle campagne per la stagione invernale (4 mesi). La parte contente Social, ben avviata suicanali Facebook e Instagram, ma in via di sviluppo anchesu Youtube e Spotify, sarà gestita internamente e senza costi. Proprio per questo motivo la nostra volontà è quella di poter coprire i costi di gestione con partnership e mediakit da concordare con i nostri sponsor».

Il bando PensoGiovane e il futuro

La creazione del sito è stata presentata anche nel bando PensoGiovane.
«Avere un aiuto dal Comune potrebbe aiutarci a far quadrare meglio le spese di partenza - ha spiegato il trentenne clarense - I costi ci sono e in questi anni, anche per seguire le gare, ci siamo sempre arrangiati (anche unendoci tra noi e dandoci una mano). Un contributo permetterebbe di avere una base più solita. Speriamo che la nostra idea di dare visibilità a uno sport ancora molto sconosciuto, possa piacere. Sapremo fra un mese come andrà a finire. Nel frattempo stiamo lavorando anche per cercare gli sponsor. Tutti noi facciamo altro nella vita, ma teniamo a questo progetto e ci mettiamo tutta la passione che possiamo. Abbiamo tante idee, anche in vista di Milano– Cortina 2026 e ci piacerebbe realizzarle».

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