Brescia

Al via ''I lunedì (stra)ordinari di Fondazione Brescia Musei''

Lunedì 22 il primo appuntamento del progetto "Chi trova l’arte trova un tesoro!"

Al via ''I lunedì (stra)ordinari di Fondazione Brescia Musei''
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Lunedì 22 aprile prende il via il primo progetto dei 6 previsti nel programma ''I lunedì (stra)ordinari di Fondazione Brescia Musei'', con il quale Fondazione Brescia Musei si è aggiudicata il Bando Cariplo Per la cultura 2023.

''I lunedì (stra)ordinari di Fondazione Brescia Musei''

Protagonisti saranno 450 bambine e bambini tra i 6 e i 15 anni, che frequentano i sei Centri di Aggregazione Giovanile (C.A.G.) della città: “Due Torri” della Parrocchia di San Giovanni Evangelista, “Giravolta” della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, “La terra di Mezzo” della Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita, “L’impronta” dell’Istituto Vittoria Razzetti Onlus, “Lodovico Pavoni” dell’Opera Pavoniana e “La sfera celeste” della Parrocchia di Santa Maria della Vittoria.

L’iniziativa, dal titolo Chi trova l’arte trova un tesoro!, prevede una serie di appuntamenti (ogni lunedì pomeriggio, fino a giugno 2025) dalle 16.45 alle 18.45, ovvero nell’orario in cui i bambini sono di solito coinvolti nelle attività di doposcuola organizzate dai Centri di Aggregazione. A rotazione, a gruppi di due C.A.G. alla volta, i bambini e ragazzi con i loro educatori saranno accolti negli spazi delle diverse sedi museali gestite da Fondazione Brescia Musei (Museo di Santa Giulia, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Museo delle Armi Luigi Marzoli). Qui, grazie alla solida expertise di Fondazione Brescia Musei nello sviluppo di attività di edutainment rivolte al pubblico giovane, i bambini potranno partecipare a laboratori artistico-creativi volti a sperimentare tecniche artistiche e a vivere esperienze culturali di alto profilo, anche in ambito digitale, non in modo episodico ma continuativo.

Progetto

Il progetto, con il quale Fondazione Brescia Musei ha partecipato al bando di Fondazione Cariplo, si basa sul presupposto che il Museo è un luogo nel quale la società si può identificare ed esprimere. Non è solo il luogo della conservazione del patrimonio, ma è lo spazio nel quale interrogare il patrimonio sulla complessità della nostra esistenza. Il Museo è attore sociale nella contemporaneità, partecipativa e relazionale; coinvolge i pubblici e le comunità, nei processi di costruzione e di attualizzazione dei significati, accogliendo molteplici punti di vista, interpretazioni e nuove narrazioni.

Chi trova l’arte trova un tesoro! nello specifico, si prefigge come obiettivo la prevenzione alla diffusione della povertà educativa. Per molto tempo la povertà di bambine, bambini, ragazze e ragazzi è stata definita in termini prettamente economici, trascurando le sfaccettate ripercussioni che tali condizioni di svantaggio possono avere su molteplici aspetti dell’esistenza dei minori. La dimensione materiale è solo una delle tante, e ve ne sono di altrettanto importanti quali la mancanza di opportunità di crescita educativa, culturale, fisica, sociale ed emotiva. La povertà educativa, secondo il rapporto del 2022 di savethechildren, viene definita come “la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli/delle adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. La povertà materiale è all’origine della povertà educativa, poiché la scarsità di mezzi economici non permette a molti di avere le stesse opportunità dei coetanei che godono situazioni economiche migliori.

Entro tale perimetro, l’iniziativa promossa da Fondazione Brescia Musei con il sostegno di Cariplo consente di eludere temporaneamente i limiti economici e promuove occasioni di conoscenza del patrimonio artistico della città, stimolando la curiosità verso l’arte e portando i giovani utenti a scoprire che in Museo si possono condurre esperienze piacevoli e gratificanti, condividendo esperienze creative e godendo del benessere generato dal contatto con la bellezza, imparando nuovi linguaggi e intraprendendo nuovi percorsi di riflessione per ampliare i propri orizzonti.

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