Aido in festa con la 24esima Giornata provinciale del Donatore
Dalla città alla Bassa, dal Sebino alla Franciacorta, sono decine i gruppi bresciani che questa mattina si sono riuniti a Castegnato.
Aido in festa con la 24esima Giornata provinciale del Donatore: questa mattina i labari dei gruppi bresciani si sono riuniti a Castegnato per promuovere la cultura del dono e per dire grazie a chi, con un piccolo gesto di coraggio e generosità, ha cambiato la vita degli altri.
Aido in festa
Dalla città alla Bassa, dal Sebino alla Franciacorta: sono decine i gruppi Aido provenienti da tutto il territorio bresciano che questa mattina si sono riuniti a Castegnato per festeggiare insieme la 24esima Giornata provinciale del donatore, organizzata dalla sezione Laura Astori in collaborazione con la realtà locale Luigi Stabile, che quest'anno ha soffiato sulle quaranta candeline. Volti e nomi diversi, ma con lo stesso labaro rosso fra le mani e un unico desiderio nel cuore: ringraziare chi negli anni, con generosità e anche un pizzico di coraggio, è entrato a fare parte della grande famiglia dei donatori di organi cambiando la vita a tante persone con il loro piccolo, ma grande gesto. In paese è giunta anche la fiaccola del Tedoforo partita da Chiari, arrivata a Castrezzato e che ha poi proseguito alla volta di Castegnato.
Un dono silenzioso
Voler bene a se stessi e al prossimo. Il messaggio risuonato nei centinaia di partecipanti che si sono uniti alle celebrazioni: a portarlo oltre ai donatori, veri protagonisti della giornata, il presidente provinciale Rosaria Prandini e il corrispettivo castegnatese Pietro Bariselli e il vicepresidente dell'Aido regionale Vittoria Mensi. "Con questa Giornata del Donatore, oltre a ricordare il nostro ex presidente Giuseppe Di Perna, vogliamo ringraziare ad alta voce quanti non si limitano solo a fare bei discorsi, ma donano se stessi o si rendono disponibili a farlo per il bene di altri essere umani", ha esordito Bariselli. Accanto a loro anche le associazioni di volontariato del territorio e il sindaco Gianluca Cominassi: "Il volontariato è una cosa seria e importante, ma quando è fatto bene è fatto in silenzio, senza farlo pesare agli altri - ha commentato il primo cittadino - Questa cosa rende onore a chi la fa, si percepisce, e rende migliore la nostra comunità. E ora ce n'è bisogno".