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Ai tempi del Coronavirus, a Pontoglio l'appuntamento è "in alto"

Un appuntamento al quale non si può più rinunciare.

Ai tempi del Coronavirus, a Pontoglio l'appuntamento è "in alto"
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Ai tempi del Coronavirus, a Pontoglio l'appuntamento è "in alto". Il parroco don Giovanni Cominardi e Germano Mossali stanno così vicini a tutta la cittadinanza.

A Pontoglio l'appuntamento è "in alto"

Lontani, ma mai distanti. Quando il tempo lo permette. A Pontoglio ci hanno pensato l’instancabile Germano Mossali e l’incredibile parroco, don Giovanni Cominardi a tenere unita la comunità.  Come poter arrivare nelle case? Come portare conforto, preghiera e anche un pochino di musica? Semplicemente dall’alto.
Dopo lo streaming della Messa infatti è arrivata anche la diretta delle 18, direttamente dalla piattaforma mobile di proprietà dell’azienda di Mossali. Il pontogliese infatti, un vulcano di idee, ha montato le casse e i microfoni, preparato al meglio «il palcoscenico». E qui entra in scena in don: i pontogliesi aspettano ormai con ansia il momento di allegria con la musica, ma anche il ritrovo di preghiera e di ricongiungimento che il parroco fa per essere vicino a coloro che non stanno bene o che sono venuti a mancare. Don Giovanni infatti recita la preghiera a San paolo VI, quella composta dal vescovo per chiedere la fine dell’epidemia e non fa mancare la benedizione alle case e alle famiglie e alla comunità.

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Alta la solidarietà in paese

Un tempo breve, caratterizzato dall’atmosfera del tramonto, ma un momento molto seguito su Facebook. Il paese cerca così di farsi forza: Pontoglio è stato abbastanza colpito dal Coronavirus, ma i suoi cittadini non si sono fatti piegare: nonostante tutto cercano di tenere duro. I bambini disegnano e auspicano a un domani migliore e gli adulti stanno cercando di portare avanti al meglio la situazione. Ognuno è impegnato nel suo: in Comune, il sindaco Alessandro Seghezzi monitora la situazione, i commercianti si sono attivati per le consegne a domicilio, gli alpini, instancabili, regolano l’accesso al supermercato, coadiuvati anche da un gruppo di giovani, e soprattutto i volontari del Gruppo del 188 lavorano incessantemente per aiutare gli altri. Ognuno fa il suo e tutti aspettano le 18, per un momento da vivere insieme, ma ognuno a casa propria, esattamente come vogliono le regole. A Germano e al don, in tantissimi hanno voluto dire «grazie di cuore per quello che fate».

 

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