A Desenzano torna il Jazz Festival
Si rinnova il connubio tra estate e musica jazz a Desenzano del Garda, che trova la sua perfetta collocazione nel castello cittadino.
Dopo il successo delle edizioni precedenti, sempre con l’esperta direzione artistica di Fulvio Sigurtà, torna per la quinta edizione il Desenzano Jazz Festival, manifestazione di grande spessore artistico dedicata al jazz italiano in programma dal 30 giugno al 2 luglio 2017 con inizio alle 21.30.
Nell’anfiteatro del castello, un’arena raccolta e suggestiva con un’ottima acustica, si esibiranno interessanti esponenti del panorama jazzistico italiano, con incursioni innovative e saggi di particolare versatilità musicale, senza mai dimenticare gli “standard”.
Il sipario di Desenzano Jazz Festival si alzerà venerdì 30 con il duo di chitarra acustica e contrabbasso composto da Bebo Ferra e Paolino dalla Porta.
Bebo Ferra e Paolino Dalla Porta collaborano dal 1995 in varie formazioni e progetti discografici, tra i quali i Devil Quartet di Paolo Fresu ed il trio 3 of Visions con Fabrizio Sferra. Il Duo nasce nel 1997 su commissione del Centro Meridionale di Cultura Italiana per una rassegna di duetti acustici e musica originale svoltasi a Bologna.
In questi anni il Duo ha partecipato a numerose rassegne e festival internazionali quali Clusone, Arnhem (Olanda), Umbria Jazz, Roccella Jonica, Berchidda, Siena Jazz, Torbole, Expo Cagliari, Dal Verme Milano, Pavia, Garda Festival etc., partecipando inoltre a trasmissioni radiofoniche su Rai2 e Rai3.
Dimensione poetica, energia, colore, creatività, sono alcune delle coordinate principali da cui nascono e si sviluppano le composizioni originali di Dalla Porta e Ferra, scritte appositamente per questa formazione. Comune denominatore il jazz inteso come pensiero e linguaggio in continua trasformazione e perenne ricerca di nuove sintesi attraverso le radici europee e mediterranee. Grazie ad una grande carica espressiva, sorretta da una tecnica raffinata, i due musicisti riescono a trasformare la dimensione cameristica del duo acustico in una proposta articolata e ricca di energia. La poetica dei temi, l’interplay e lo scambio dei ruoli fra i due strumenti, supportati da una costante tensione creativa e melodica ed uniti ad una naturale empatia ritmica che accomuna i due musicisti, danno vita ad una musica dinamica, ricca di nuance e al tempo stesso di notevole impatto sul pubblico.
Il Duo ha pubblicato tre cd: nel 2002 Bagatelle per la Splash Record e Isole (ospiti Paul McCandless e Fulvio Maras) per l’Egea, nel 2006 Aria per l’etichetta tedesco-americana Obliqsound, ricevendo apprezzamenti dalla critica e dal pubblico.
Sabato 1 luglio uno dei gruppi storici del jazz italiano, i Lingomania, riunitisi nel 2016 nel trentennale dell’esordio discografico.
Nelle vicende del jazz nazionale, Lingomania si affermò come la band di riferimento degli anni ‘80, come il Perigeo nei ‘70. Anche se musicalmente diversi, entrambi i gruppi riuscirono a elaborare i fermenti crossover delle rispettive epoche in uno stile personale, sia per ispirazione che materiale compositivo, con l'ambizione di superare la mera cerchia di appassionati attraverso l'idea, mutuata dal rock, di unire le convergenze creative di cinque eccellenti musicisti in un progetto comune.
Riunitisi nel 2016 per celebrare il trentennale del loro esordio discografico (Riverberi, uscito nell'86, segnò una svolta nell'allora corrente produzione nazionale), i protagonisti di quella prima stagione, a cui si aggiunge ora Giovanni Falzone alla tromba, hanno deciso di rimettersi in cammino e rinverdire i fasti di un nome prestigioso, a cui tutti loro sono legati per motivi non solo affettivi.
Messo da parte ogni vezzo celebrativo, Lingomania versione 2017 si rimette in gioco con un nuovo lavoro discografico: Lingosphere, registrato per la Abeat Records, che si colloca come anello di congiunzione ideale fra il presente e il passato. Se il repertorio, fondamentalmente nuovo, si basa come prima sulle composizioni di Gianmarco e Fiorentino, autori dotati di un inconfondibile stile narrativo che è garanzia di continuità, il risultato complessivo è soprattutto il prodotto delle più disparate esperienze musicali accumulate dai cinque musicisti in trent'anni di percorso individuale, spesso a fianco di colleghi di livello internazionale.
Il festival si concluderà domenica 2 luglio con un doppio concerto: la prima parte affidata alla voce e chitarra di Simona Severini, la seconda al trio di Federico Casagrande (chitarra, batteria e contrabbasso).
Simona Severini
Influenzata dal pop, dal jazz e dalla musica rinascimentale, la musica di Simona Severini è un crossover originale che mescola molti generi. Passa da canzoni di sua composizione a rivisitazioni di brani scelti tra le arie di Monteverdi, le composizioni di Gabriel Fauré, Lucio Dalla e Brian Eno, mantenendo una forte matrice folk e un approccio sempre molto personale. In ambito jazzistico è prestigiosa la sua collaborazione con il pianista e compositore italiano Enrico Pieranunzi, che l’ha scelta per interpretare il suo personalissimo songbook.
Cantante e cantautrice dalla formazione poliedrica, la sua carriera si è inizialmente sviluppata nell’ambito della musica jazz contemporanea attraverso le collaborazioni con alcuni grandi musicisti italiani, tra i quali Giorgio Gaslini, Enrico Pieranunzi, Gabriele Mirabassi, Enrico Intra, Tiziana Ghiglioni, Antonio Zambrini. Ha lavorato con cantautori come Pacifico e Ron e si è esibita nei principali festival e sale da concerto in Italia e all’estero. Nel 2011 esordisce con La belle vie, una raccolta di brani dedicati e ispirati alla musica di Gabriel Fauré.
Federico Casagrande Trio
Al quinto disco come solista, Federico Casagrande ritorna alla forma del trio per dare espressione alle sue composizioni. Fast Forward è un’urgenza di creare, di concretizzare le idee, di far prendere forma ai pensieri. Nasce come idea di suono precisa: i brani, tutti inediti, sono modellati su misura dei due musicisti che lo accompagnano e sulla loro creatività. Il peso di questa musica non riposa sulla dimostrazione dell’abilità ma cerca di oltrepassarla nella sorpresa dell’ignoto che vive tra le righe di ogni composizione.
Ingresso 10 euro. In caso di maltempo i concerti si svolgeranno all’Auditorium “Andrea Celesti” in via Carducci 6.