A Brescia la mostra sul grande Repossi
L’inaugurazione è per le 17.30 di oggi sabato 21 dicembre 2024, e rimarrà aperta al pubblico fino al 19 gennaio
A Brescia la mostra sul grande Repossi.
La mostra sul grande Repossi a Brescia
Dopo 25 anni, la Fondazione Dolci continua il suo lavoro di promozione degli artisti più importanti del territorio bresciano. E quest’anno, in concomitanza con le sue Nozze d’argento, lo fa celebrando la vita e le opere del clarense Giovanni Repossi. Venuto a mancare nel 2012, è stato senza alcun dubbio uno dei più importanti pittori della città di Chiari. Con i suoi quadri incredibilmente realistici e personali, Repossi ha saputo portare la cultura bresciana oltre la provincia, arrivando a Milano, dove ha passato gran parte della sua vita.
La Fondazione Dolci, dopo anni di ricerche, ha raccolto la vita e le opere dell’artista clarense con una mostra a lui dedicata: le sale del Museo Dolci ospiteranno infatti 45 opere recuperate grazie anche all’aiuto dei volontari sparsi nella provincia.
Insieme alla mostra è stato anche realizzato un volume monografico dell’artista, la cui presentazione verrà fatta durante l’inaugurazione.
La presentazione
A tal proposito la Fondazione Dolci ha presentato il programma della mostra e il volume monografico che sarà poi messo in vendita (il venticinquesimo realizzato).
«A volte le parole sono inutili di fronte alla potenza di un’opera d’arte – ha esordito il presidente Eugenio Busi – L’obiettivo di questa mostra è di dimostrare quanto Repossi fosse un artista a tutto tondo, quanto fosse un vulcano di creatività. Sono contento che la fondazione dopo 25 anni riesca ancora a mostrare con successo la vita e le opere degli artisti bresciani».
Claudio Baroni, presidente della Fondazione Repossi, ci ha tenuto a lodare l’iniziativa e, soprattutto, l’artista:
«Giovanni Repossi ha saputo fare successo oltre la provincia - ha ribadito - Clarense di nascita, ha passato gran parte della sua vita a Milano. Nonostante ciò, non ha mai abbandonato il suo amore per Chiari, e questa fondazione ne è la prova. Lui ha dedicato tempo e idee grazie al suo lavoro come amministratore e volontario. Repossi era una persona con una grandezza incredibile, mite, sempre sorridente e aveva una solidità culturale ricca. Sono molto contento della realizzazione di questa mostra».
Presenti, inoltre, famigliari e amici di Repossi, che hanno voluto ringraziare la Fondazione per l’iniziativa. In particolare, Mauro Corradini, storico d’arte e amico dell’artista, ha voluto ringraziare tutti per la cura nella realizzazione della monografia:
«Gli editori mi hanno riferito che grazie a questo lavoro hanno potuto conoscere meglio Repossi e che sono rimasti piacevolmente sorpresi dal suo operato. lui non si raccontava mai, sono felice che finalmente si avrà la possibilità di conoscere la sua storia attraverso le sue opere! – ha chiosato – Lui era un artista non ascrivibile a una corrente artistica. Lui sì cercava di stare vicino alle correnti dell’epoca, ma metteva comunque in primo piano il suo pensiero personale. Per questo è ritenuto un’artista a se stante».
A prendere parola è stato poi Marsilio, il figlio, affiancato dalla sorella Maria, che ha ringraziato la Fondazione per questa dedica al padre «è sempre importante riportare alla memoria un’artista che ha fatto cultura non solo a Brescia».
A fare le veci del sindaco di Brescia, l’assessore Valter Mucchetti che ha voluto riconoscere alla Fondazione il merito di saper guardare al panorama provinciale non solo a parole, ma anche attraverso fondi, bandi e iniziative locali.
«Siamo convinti del giusto investimento in questa mostra» ha precisato infine.
La mostra
La mostra sarà divisa per vari nuclei: opere giovanili, paesaggi, giardini della memoria, viaggio nel mito, stampe e incisioni e le grandi opere. L’inaugurazione è per le 17.30 di oggi sabato 21 dicembre 2024, e rimarrà aperta al pubblico fino al 19 gennaio. Gli orari saranno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal mercoledì alla domenica.
I progetti per il 2025
La Fondazione Dolci guarda già avanti. Dopo Repossi, il prossimo artista trattato sarà infatti Ottorino Garosio.
«Questo prossimo progetto sarà in collaborazione con altre associazioni. Siamo ancora in fase di ricerca, ma contiamo anche sulla collaborazione della popolazione» ha concluso Busi.
Coloro che sono in possesso di un quadro dell’artista sono invitati a compilare il form (https://forms.gle/Y139QUfqf7C45SDg9).