Coldiretti

Dal presidente Prandini solidarietà agli allevatori bresciani

Secondo il presidente "non è corretto che gli eventuali comportamenti di una singola impresa agricola portino a una generalizzazione sull’attività lavorativa svolta da migliaia di imprenditori agricoli".

Dal presidente Prandini solidarietà agli allevatori bresciani

Il presidente di Coldiretti ha ribadito l’importanza del settore, punto di riferimento di valori universali quali la sostenibilità e il benessere.

Dal presidente Prandini solidarietà agli allevatori bresciani

Coldiretti Brescia esprime solidarietà al mondo degli allevatori e auspica che il valore imprenditoriale e la serietà di un intero settore  possa emergere in maniera chiara.
“Oggi più che mai tutela del lavoro e leggi appropriate sono elementi necessari per evitare l’intromissione violenta di soggetti terzi che, raccontando una realtà distorta, tentano di distruggere un sistema allevatoriale fatto di lavoro e di sacrificio – ha spiegato  Ettore Prandini, presidente di Coldiretti –  Capita spesso che immagini di attività lavorative ordinarie vengano snaturate e utilizzate come esempio per rappresentare un settore che, diversamente, è punto di riferimento a livello mondiale per sostenibilità e benessere”.

Ad esempio un’impresa agricola di allevamento di polli da carne di Offlaga alcune settimane fa è stata oggetto di intrusioni illegali notturne nel sito produttivo da parte di un’organizzazione animalista, che ha diffuso comunicati e immagini non autorizzate allo scopo di screditare una famiglia, un metodo di allevamento, un’attività simbolo del Made in Italy, che garantisce occupazione e benessere sul territorio.
Eppure si trattava di un allevamento controllato e in regola, come testimoniano gli esiti dei sopralluoghi degli enti deputati quali ATS e ASL, che hanno evidenziato una situazione di perfetta gestione e conduzione aziendale con tutti i parametri nella norma.

Alta qualità

Da anni l’intero settore della zootecnia bresciana  ha scelto di allevare gli animali seguendo, e talvolta anticipando, tutte le linee guida sul benessere animale, riducendo l’utilizzo dei farmaci, con un’alimentazione basata sull’utilizzo di prodotti agricoli di alta qualità, gestendo i siti produttivi con competenza e grande capacità attraverso la collaborazione di dipendenti costantemente formati.

“In ogni caso  non possiamo accettare che gli eventuali comportamenti scorretti anche una singola impresa agricola portino a una generalizzazione sull’attività lavorativa svolta da migliaia di imprenditori agricoli che, con sacrificio, determinazione e impegno hanno creato le condizioni per cui l’agricoltura italiana sia punto di riferimento a livello mondiale per serietà e professionalità” ha ribadito Prandini.