Soccorsi a lago

Windsurfista disperso nel Garda: soccorso dalla Guardia Costiera

Dopo unora di ricerche il 48enne è stato ritrovato a Tignale, in Alto Garda

Windsurfista disperso nel Garda: soccorso dalla Guardia Costiera
Pubblicato:

Windusrfista disperso nel Garda: soccorso dalla Guardia Costiera.

Soccorso dalla Guardia Costiera, windsurfista disperso

L'allarme è stato lanciato nella giornata di ieri (sabato 28 dicembre 2024) verso le 12.20: ad allertare i soccorsi sono stati altri sportivi i quali, una volta rientrati dall'attività sportiva con windsurf, si sono accorti della non presenza del loro amico 48enne di nazionalità italiana.

Allertata la macchina dei soccorsi

É stata così attivata nell'immediato la macchina dei soccorsi, coordinata dalla Sala Operativa della Guardia Costiera Lago di Garda: ad essere impiegati sono stati  due mezzi navali – da Salò la MV CP 703 e da Lazise il GC B135. La Guardia Costiera inoltre ha richiesto alle rispettive Sale Operative l’impiego di velivoli del 118 e dei Vigili del Fuoco e un’unità navale dei Vigili del Fuoco di Bardolino.

In Alto Garda

Dopo circa un’ora dall’inizio delle ricerche, lo sportivo è stato avvistato dall’Equipaggio della Motovedetta della Guardia Costiera CP 703 alla deriva a circa 1 km a sud di Tignale, recuperato subito a bordo, è stato poi trasferito nel sorgitore  del comune dell'Alto Garda. Qui, ad attenderlo,  anche gli amici che avevano lanciato l’allarme del mancato rientro.

Grazie alla muta, indossata dallo sportivo, non è stato necessario richiedere assistenza sanitaria. Il windsurfista ha rotto l’aggancio della vela alla tavola il che gli ha impedito di poter windsurfare, restando alla deriva con lago mosso, fino all’arrivo dei guardiacoste.

Consigli utili

"Tutto è bene quel che finisce bene, ma anche in questo caso la Guardia Costiera suggerisce sia agli sportivi che ai diportisti di munirsi sempre di un dispositivo telefonico, munito di traffico chiamate e dati internet per richiedere soccorso, il che assicurerebbe una maggiore velocità di intervento e di intercetto delle persone in difficoltà da parte dei soccorritori - hanno tenuto a precisare - Nel caso specifico, fondamentale è stato suddividere le aree di ricerca da parte della Sala Operativa della Guardia Costiera in base alle informazioni ricevute dai segnalanti, alle condimeteo presenti in zona, assegnando, poi, gli schemi alle unità navali ed aeree impegnate nella ricerca".

 

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali