Vittima di una truffa, viene preso a sediate

Non solo è stato vittima di una presunta truffa ai suoi danni, ma ha visto pure il suo amico venire aggredito con una sedia da colui che avrebbe cercato di fregarlo. Malcapitato protagonista di questa vicenda è Sow Mamadou, operaio senegalese classe 1974 residente con moglie e figli da 10 anni a Lonato. Mesi fa ha acquistato un’automobile da un’agenzia, la Ramonauto di San Zeno, e a loro ha pagato anche il passaggio di proprietà.
Un passaggio mai avvenuto. Così si è recato alla Gima di Proveglio d’Iseo, dove gli è stato nuovamente richiesto nuovamente il pagamento del passaggio di proprietà. Un totale di circa 600 euro. Pagamenti effettuati, ma al ragazzo senegalese non è mai stato consegnato il libretto di circolazione. Questo accadde a novembre. Circa un mese fa si è recato nell’agenzia di Provaglio, dove ha chiesto spiegazioni. Sono dovuti intervenire i carabinieri: «Davanti a loro - spiega Mamadou -, mi venne detto che in 15 giorni mi sarebbe arrivato il libretto di circolazione». Mamadou è tornato un mese dopo, insieme all’amico Sylla Falou, che lo ha accompagnato con la sua vettura, in quanto quella acquistata a novembre non è utilizzabile regolarmente. Anche in questa occasione, però, il libretto di circolazione non è arrivato. Nonostante abbia pagato, non una, ma due volte, per presunti passaggi di proprietà evidentemente mai regolarizzati. E così lunedì 31 luglio nell’agenzia «Gima Srl», su cui è già aperto un fascicolo in Procura per le diverse segnalazioni di casi simili, è andata in scena la nuova discussione fra i due titolari italiani dell’agenzia e i due ragazzi. «Vogliamo il libretto di circolazione per cui abbiamo pagato, oppure i soldi indietro». Una richiesta che non è stata esaudita. E così nuovamente i toni si sono alzati: sino a quando, fra urla e strilli (tutto filmato dal giovane), il corpulento titolare ha colpito con la sedia l’amico di Mamadou. Sette giorni di prognosi per lui. Sul posto sono accorse due autoambulanze, una per immobilizzare e portare all’ospedale di Iseo il dolorante Sylla, l’altra per l’impiegata dell’agenzia, sulla cui caduta a terra si sta verificando l’accaduto attraverso le telecamere.
Sul posto si recano anche una pattuglia dei carabinieri e una della Polizia Locale. Le Forze dell’ordine, insieme all’autorità giudiziaria stanno approfondendo la questione anche in virtù dei pregressi di cui la suddetta agenzia era stata protagonista in passato. Nel mese di gennaio la «Gima Srl» era infatti balzata alle cronache per diverse segnalazioni di bolli auto non correttamente pagati. La Procura aveva infatti aperto un fascicolo per fare luce sulla questione. «Noi non cerchiamo casino, vogliamo la pace. Non siamo violenti: vogliamo solo il libretto per cui abbiamo pagato o i soldi indietro. La macchina mi serve per lavorare e per mia moglie e i figli. Non ho soldi per comprare altre vetture. Non so più come fare, voglio solo poter guidare stando nelle regole italiane la vettura per cui ho pagato».
Da GardaWeek del 4/08