Il caso

Violenze psicologiche, mamma di due atlete fa esposto in procura

Vicende che hanno scosso il mondo della ginnastica e che, inevitabilmente, fanno riflettere.

Violenze psicologiche, mamma di due atlete fa esposto in procura
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L'inchiesta è partita tempo fa ma è stata resa pubblica a seguito dell'intervista rilasciata sulle pagine del quotidiano La Repubblica da parte delle due ex Farfalle della nazionale italiana: Nina Corradini e Anna Basta nelle quali hanno messo nero su bianco le pressioni e umiliazioni subite durante gli anni da azzurre all'Accademia di Desio.

Presunti maltrattamenti

A presentare l'esposto sarebbe stata la mamma di due sorelle ginnaste bresciane, a seguito di presunti maltrattamenti e abusi psicologici subiti dalle figlie soprattutto in merito alla questione del peso e della forma perfetta. Nell'esposto compare inoltre il nome di una terza ragazzina tesserata nella stessa società bresciana. Quest'ultima, dopo il buio conseguente ai presunti abusi denunciati, è tornata in questi giorni ad allenarsi nella palestra che frequentava prima di accedere a quella dalla quale poi si è ritirata per le motivazioni dichiarate nell'esposto. Quest'ultimo, nel quale non compaiono i nomi di allenatori e dirigenti, si trova ora nelle mani del procuratore di Brescia Alessio Bernardi il quale sta ricostruendo quanto è stato denunciato e, con il procuratore capo Francesco Prete saranno valutate eventuali deleghe per accertamenti.

Il caso ha inoltre gettato luce su un paio di casi sospetti di ritiro improvviso da una società bresciana:  altre due ragazzine rispettivamente di 15 e 13 anni pochi mesi fa, si sarebbero ritirate improvvisamente interrompendo inoltre ogni tipo di rapporto con gli istruttori. Le famiglie, in questo caso, come riportato dall'Ansa, hanno però deciso di mantenere il silenzio, almeno per il momento.

Vicende che hanno scosso il mondo della ginnastica e che, inevitabilmente, fanno riflettere: non si può non pensare, infatti, al ritiro, per certi aspetti ancora senza una motivazione di Alice Taglietti (classe 2007) e Emma Bressanelli (classe 2009), tra i nomi italiani più forti nella disciplina.

Parole di vicinanza

Da parte delle istituzioni, al momento, permane il silenzio. Solo Alessandro Onorato, assessore allo Sport di Roma, ha espresso la propria vicinanza alla romana Nina Corradini tramite un post su Facebook:

"La denuncia della campionessa romana di ginnastica artistica Nina Corradini fa riflettere. Non è possibile che lo sport, seppur agonistico, diventi una gabbia per il corpo e per lo spirito!
Ogni atleta sa bene che la performance sportiva è frutto di intensi allenamenti; di scelte e di sacrifici; di impegno e di passione. Mai e poi mai, però, la sfida con gli avversari e con i propri record può trasformarsi in violenza psicologica e in costrizione fisica. Bene ha fatto la Federazione Ginnastica d'Italia a promuovere un’inchiesta interna, che sicuramente farà chiarezza sulle responsabilità e diverrà un punto di riferimento per impedire che certe situazioni tornino a ripetersi. Per formare campioni ma, soprattutto, per valorizzare la funzione sociale ed inclusiva dello sport di base abbiamo bisogno di modelli positivi, di dirigenti responsabili e di allenatori capaci. Viva lo sport. Viva Roma. Sempre".

 

La Federginnastica ora attende l’esito delle indagini della procura federale e del Safeguarding Officer per poi decidere il da farsi.

Sul caso è intervenuto anche il neo eletto ministro dello Sport Andrea Abodi. 

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