INCENDIO BOSCHIVO

Viola il divieto di restare in casa e da fuoco ad un bosco: denunciato 46enne bresciano

Il soggetto, pertanto, nel dar fuoco ai residui vegetali dava origine ad un incendio boschivo che interessava oltre 2 ettari di bosco ceduo di latifoglie.

Viola il divieto di restare in casa e da fuoco ad un bosco: denunciato 46enne bresciano
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Si era recato presso il suo capanno di caccia per effettuare delle operazioni di ripulitura un 46enne, in barba a tutti i divieti che ormai da più di un mese impongono la permanenza in casa a tutti gli italiani.

Il divieto

Il lumezzanese nel tardo pomeriggio di ieri raggiungeva il suo capanno di caccia posizionato sul monte Ladino, nota località montana della Vatrompia, e qui si apprestava ad effettuare operazioni di ripulitura del bosco nonostante il vigente divieto di accensione fuochi imposto dalla Regione Lombardia a causa della dichiarazione di periodo ad “Alto Rischio Incendi Boschivi”.

Nel periodo di Alto Rischio Incendi Boschivi, è bene ricordarlo, è fatto divieto assoluto di accensione di fuochi nei boschi o a distanza da questi inferiori a 100 metri, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, motori, fornelli o inceneritori che producano braci o faville, gettare mozziconi accesi al suolo e compiere ogni operazione che possa creare pericolo di incendio, nonché la combustione, nel luogo di produzione, di piccole quantità di materiali vegetali derivanti da attività agricole e forestali, senza eccezione alcuna, su tutto il territorio regionale.

L'incendio boschivo

Il soggetto, pertanto, nel dar fuoco ai residui vegetali dava origine ad un incendio boschivo che interessava oltre 2 ettari di bosco ceduo di latifoglie. Mentre le squadre dei Vigili del Fuoco e dei volontari procedevano alle operazioni di spegnimento, i Carabinieri Forestali di Concesio individuavano l’autore del fatto che veniva pertanto deferito all’autorità Giudiziaria per il grave reato di incendio boschivo. Ora l’uomo rischia una pena fino a cinque anni di reclusione; ovviamente gli veniva contestata anche la sanzione amministrativa di 400 euro relativa alla violazione dei decreti anti COVID-19.

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