"Viabilità e crisi? Anche i taxi ne risentono"
«Aspetti che finisco la corsa e mi fermo. Così parliamo con calma». L’esordio è a bordo del suo «Bari 2». E la prima frase dice tutto: «Non c’è più il turismo di prima. Ora preferiscono i pullman...».
Parole di Stefano Sella, veronese e presidente Uritaxi Veneto, l’unione dei rappresentati dei tassisti. Con cui proviamo a fare chiarezza su alcuni meccanismi che hanno messo spesso i tassisti al centro della cronaca locale e nazionale.
Uber, Ncc e il nuovo sindaco Sboarina: la situazione per i tassisti di Verona qual è e come si profila?
«Uber non è un problema molto sentito a livello locale. Lo è molto di più, ovvio, nelle grandi città dove questa app è molto utilizzata. C’è invece un problema legato al noleggio con conducente. Spesso ci è capitato di dover imporre le nostre norme, ricordando le loro. Noi facciamo i tassisti, loro no. Quindi non possono “raccogliere” passeggeri per strada.
Ognuno deve stare dentro il proprio ordinamento, su questo non ci piove e combatteremo. Io in prima linea. Il 15 giugno sono diventato il presidente Veneto di Uritaxi, e quindi sento ancora di più sulle spalle la responsabilità di rappresentare Verona. Ma non solo, anche i grandi centri regionali».
Turismo e viabilità: se ne parla da sempre e sul lago, soprattutto d’estate, diventa davvero un problema serio. La sua categoria ne h risentito?
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