“Vai via da qui o ti sparo e ti butto nel fiume”, purtroppo non è una battuta di un film. E’ successo a Quinzano sulle rive del fiume nella zona detta «Brasile», l’unica che ha una spiaggetta accessibile ai cittadini che nel periodo estivo volentieri la frequentano per trovare refrigerio tra le grandi piante che incorniciano la riva.
Minacciato sulle rive dell’Oglio
Mercoledì 23 Savino Gritti stava passeggiando con i suoi cani proprio sulle rive dell’Oglio in quella zona quando il proprietario di un terreno nelle vicinanze gli ha intimato di andarsene.
“Volevo solo stare lì con i miei cani, farli passeggiare un po’ al fresco delle piante – ha spiegato Gritti – Quando gli ho detto che non me sarei andato è andato davvero a prendere il fucile e una volta tornato mi ha detto nuovamente di andarmene altrimenti mi avrebbe sparato, ucciso e gettato nell’Oglio così non mi avrebbero più trovato”.
L’uomo non ha mai puntato il fucile contro Gritti, ma lo ha gravemente minacciato e questo non può cadere nel vuoto. Infatti Gritti si è recato dai Carabinieri della Stazione di Quinzano, guidata dal comandante Francesco Natuzzi, prima per segnalare l’accaduto e poi per sporgere regolare denuncia. I Carabinieri, informati dell’accaduto hanno avviato l’iter dei dovuti controlli per andare a fondo nella situazione. Nel corso degli anni l’area detta “Brasile” è stata al centro di diverse polemiche: molto frequentata negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta da tutti i quinzanesi che in estate trovavano refrigerio tra le acque del fiume e si ristoravano dalla calura tra le piante della riva, poi, il cambio di proprietario di un terreno adiacente alla zona ha segnato un cambio netto nelle abitudini.
Sia nell’atto di vendita del terreno che in una delibera di Giunta degli anni ‘70 è indicato che il terreno adiacente al fiume dovesse avere una servitù di passaggio per permettere ai cittadini di raggiungerne le sponde, è cosa usuale: tutte le proprietà private che confinano con territori demaniali son obbligate per legge a consentire un passaggio per renderli fruibili. Il nuovo proprietario però non sempre ha garantito questo passaggio, anzi più volte lo ha ostruito e vietato l’accesso alle sponde, pur non avendone facoltà, forse, almeno così afferma qualcuno, motivato dal fatto che non sempre gli avventori si comportassero in modo educato. Il problema della gestione di questo passaggio è nota all’Amministrazione, il sindaco Lorenzo Olivari sta lavorando ad una risoluzione che non è semplice in quanto l’area interessata coinvolge quattro enti: il Comune di Quinzano, quello di Bordolano, Aipo e Parco Oglio Nord. La situazione non è semplice e nel corso degli anni si è inasprita tra il proprietario e chi giustamente vuole godersi il fiume che è di tutti, mai però si era arrivati a fatti di tale gravità: ora le Forze dell’Ordine sono al lavoro per ricostruire nei dettagli quello che è successo e prendere i necessari provvedimenti per la tutela e sicurezza di tutti.