Il caso

Vandalizzato a Rovato il monumento alle vittime delle foibe

E' stato sfregiato da ignoti che hanno divelto la piccola scultura in bronzo incastonata nel cippo marmoreo; indagini in corso

Vandalizzato a Rovato il monumento alle vittime delle foibe
Pubblicato:
Aggiornato:

E’ stato vandalizzato quasi sicuramente nella notte tra sabato 14 e domenica 15 ottobre. Il monumento dedicato alle vittime delle foibe e dell’esodo Giuliano Dalmata, collocato nel parco di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, è stato sfregiato da ignoti che hanno divelto la piccola scultura in bronzo incastonata nel cippo marmoreo.

Vandalizzato a Rovato il monumento alle vittime delle foibe

L’azione è stata duramente condannata da tutte le componenti della maggioranza guidata dal sindaco Tiziano Belotti: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e i civici. Inaugurato il 13 febbraio del 2022, il monumento è stato realizzato dall’azienda rovatese Grassi Marmi e dalla Scuola d’arte e mestieri «Francesco Ricchino», in ricordo di una barbarie che causò la morte di migliaia di cittadini italiani, massacrati nelle zone della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia.  "Ancora una volta questi nostri fratelli vengono vilipesi dalla vigliaccheria del vandalismo e dall’intolleranza politica", ha lamentato la maggioranza, evidenziando poi il rammarico che "un gesto tanto vile" sia stato compiuto a pochi giorni dall’anniversario della morte efferata e dell’infoibamento della giovane Norma Cossetto (tra il 4 e il 5 ottobre 1943) e a pochi giorni dall’attacco terroristico a Israele che "ha visto donne e bambine vittime dei più atroci supplizi".

"Un gesto ignobile", la condanna della maggioranza

"Si tratta di un gesto ignobile, sia se compiuto per ragioni politiche, sia se si tratti di vandalismo fine a se stesso.  L'atto vandalico nei confronti di un simbolo di una pagina di storia così tragica ha indignato parecchi cittadini sui social. E’ un gesto spregevole nei confronti delle tante vittime di quel periodo storico, per troppi anni è stato tenuto lontano dai libri di storia, delle donne vittime di violenza, sfregiando il ricordo di Norma Cossetto, e di tutti i rovatesi, in primis la scuola «Ricchino» e Grassi Marmi che con l’arte avevano posto rimedio all’oblio della storia. Il Comune provvederà ad attivare un intervento di restauro e sono state avviate le indagini per risalire all'autore dell'atto vandalico".

Questa la dura condanna da parte della maggioranza rovatese.

Vicinanza dal deputato Calovini

Un messaggio di vicinanza è stato espresso da Giangiacomo Calovini, deputato bresciano per Fratelli d'Italia della XIX legislatura e componente della Commissione Affari esteri e comunitari:

"Esprimo la mia più profonda rabbia per la distruzione del monumento dedicato alle vittime delle foibe avvenuta a Rovato. È un gesto vile e vigliacco che merita una condanna unanime perché colpisce una drammatica pagina della storia della nostra nazione che deve essere condivisa da tutti. Sono certo che l’Amministrazione di Rovato, nella persona del sindaco Tiziano Belotti e dell’assessore alla Cultura Valentina Bergo, saprà intervenire prontamente per ripristinare l’importante monumento".

Le indagini sono in corso

Rinvenuta nella giornata di domenica, ai piedi del cippo, da un cittadino residente nel quartiere San Rocco, la scultura divelta, che rappresenta in forma stilizzata due vittime delle foibe, è stata consegnata dal Comune al presidente della «Ricchino» Gianpietro Costa. Non sono ancora note le tempistiche necessarie per il restauro, ma intanto procedono le indagini finalizzate a identificare i responsabili, anche con l’ausilio dei filmati delle telecamere di videosorveglianza.

Seguici sui nostri canali