Val Palot, due arresti per incidente mortale sullo skilift
L'ipotesi di reato a carico dei due indagati è di omicidio colposo aggravato dall’aver violato le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Omicidio colposo aggravato dall’aver violato le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Un'accusa pesante quella per cui il legale rappresentate e il procuratore speciale della società che gestisce l'impianto sciistico della Val Palot, alle spalle di Pisogne, sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Breno e dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Brescia. Il duplice arresto è scattato a quasi un mese di distanza dall'infortunio avvenuto lungo lo skilift dell'impianto stesso: le indagini hanno concluso che a uccidere un 67enne, dipendente della stessa società, non fu un malore improvviso, ma un incidente che forse si poteva evitare.
Val Palot, due arresti per un incidente mortale sullo skilift
La Val Palot si trova lungo la strada che collega Pisogne a Pezzaze attraverso il colle di San Zeno e da una trentina di anni ospita un piccolo impianto sciistico, a pochi chilometri dal lago d'Iseo.
Era il 28 dicembre dello scorso anno quando sulla linea dello skilift avvenne l'incidente mortale. Inizialmente la causa del decesso ipotizzata dal personale sanitario intervenuto era stata quella di un arresto cardiaco causato da un malore. Le indagini - condotte dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Edolo, della Compagnia della Guardia di Finanza di Breno e del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Brescia - hanno invece portato gli investigatori su una pista del tutto diversa e il Pubblico Ministero ha per questo richiesto al G.I.P. dei provvedimenti seri e immediati. L'ipotesi di reato a carico dei due indagati, che si trovano agli arresti domiciliari, è di omicidio colposo aggravato dall’aver violato le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. L'uomo sarebbe stato vittima di un incidente sul lavoro mentre lavorava alla manutenzione della linea dello skilift. Contestualmente, è stato effettuato il sequestro preventivo dell’impianto skilift Val Palot - sciovia Duadello, teatro dell'accaduto, sempre su richiesta della Procura di Brescia.
Il progetto di ampliamento del comprensorio
Proprio a dicembre, Regione Lombardia ha approvato un intervento per la riqualificazione e l'ampliamento del comprensorio sciistico della val Palot, messo a punto in collaborazione con la Comunità Montana del Sebino Bresciano. Obiettivo dell'intervento, da circa 990mila euro, quello di potenziare le infrastrutture sportive. Tra gli interventi previsti c'è proprio l’ampliamento della pista da sci "Duadello" e la costruzione di un nuovo edificio da destinare a biglietteria e servizi.