IL CASO

Vaccinato con due dosi contrae il Coronavirus tre volte in un anno: parla il vicesindaco

Christian Bertozzi, 33enne di Travagliato, si ritiene "fortunato per averlo contratto in forma leggera".

Vaccinato con due dosi contrae il Coronavirus tre volte in un anno: parla il vicesindaco
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La vicenda ha generato molto rumore sulla piazza dei social, spaccando il web a metà. Accanto alle dimostrazioni di solidarietà, c'è chi ha commentato duramente la "tripletta".

Vaccinato con due dosi contrae il Coronavirus tre volte in un anno

Contagiato tre volte nell’arco di un anno, il vice sindaco di Travagliato Christian Bertozzi condivide a cuore aperto la sua storia sui social, facendo dividere il web. Il coordinatore provinciale giovani di Forza Italia ha voluto raccontare come, pochi giorni dopo il suo 33esimo compleanno, abbia contratto il virus in tutte le sue varianti. Il tutto suscitando parecchio rumore nella piazza online. Ma andiamo per ordine.

La storia

Il 12 febbraio 2021 Bertozzi riceve la prima dose di vaccino Pfizer come volontario della Croce Azzurra, ma il 27 si ammala risultando positivo. L’11 marzo ottiene l’esito negativo, ma il 22 è nuovamente positivo negativizzandosi dieci giorni dopo. Il 17 agosto prosegue il ciclo vaccinale con Pfizer, risultando però positivo il 13 gennaio 2022, alla "vigilia" della terza dose.

"Credo di avere raggiunto un “record” nel contrarre più varianti di Covid nel minor tempo possibile rispetto a chiunque altro – ha scherzato Bertozzi – Ovviamente ne avrei fatto volentieri a meno"

Il vicesindaco, poi, non ha mancato di elaborare una sua tesi riguardo la situazione.

"A mia sensazione questo virus, seppur meno aggressivo rispetto al primo, è più insidioso. Nonostante si cerchino di mantenere tutte le precauzioni del caso, riesce a trasmettersi con molta facilità da un soggetto all’altro. Purtroppo non tutte le persone reagiscono allo stesso modo, si spazia da chi è asintomatico, a chi la supera come una semplice influenza, a quelli che sono ricoverati e peggio ancora chi non ce la fa e decede".

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