Chiari

Va in pensione dopo 40 anni il comandante della Polizia Locale

Michele Garofalo ha inviato una lettera a tutti i dipendenti e agli amministratori per salutare dopo il tempo trascorso insieme.

Va in pensione dopo 40 anni il comandante della Polizia Locale
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Il comandante della Polizia Locale di Chiari va in pensione. Dopo aver dedicato alla città di Chiari ben 40 anni della sua vita, Michele Garofalo, 62 anni, con Quota 100 «svestirà» la divisa ufficialmente alla fine di luglio, ma già in questi giorni sta già smaltendo le ferie arretrate e c’è stata l’ultima timbratura.

Va in pensione dopo 40 anni il comandante della Polizia Locale

«Sono arrivato a Chiari l’1 giungo del 1982 (Garofalo è originario di Catania, ndr) - ha spiegato il comandante - In quell'anno arrivammo alla quota di sette vigili urbani e fu istituito il corpo di Polizia locale di Chiari. Da quel momento ad oggi non l’ho mai lasciato e ne vado fiero. Nei tempi d’oro siamo riusciti a raggiungere anche le 16 unità, ma tirando le somme di tutti questi anni, posso dire di aver avuto grandi soddisfazioni nonostante difficoltà e imprevisti che, come sempre, si verificano e poi si risolvono».
Garofalo ha svolto il suo lavoro con serietà e massimo impegno, indipendentemente dal colore politico. Dopo anni da agente e poi come vice comandante, nel 1994, diventò comandante sotto l’Amministrazione guidata da Mino Facchetti e poi, prima dell’attuale Giunta del sindaco Massimo Vizzardi, ha lavorato per 10 anni a stretto contatto con la compagine guidata da Sandro Mazzatorta.

«Porto via tantissimi ricordi con le persone che ho incontrato in Comune e fuori - ha raccontato - Sono sempre stato collaborativo con tutti e l'unico rammarico che mi porto dietro è quanto ho dovuto subire all'inizio del mandato di questa Amministrazione per una vicenda legata alle ferie e sulla quale ben due gradi di giudizio hanno ritenuto illegittimo il provvedimento assunto nei miei confronti. La questione poteva essere affrontata in modo diverso». Commozione, ma anche riconoscenza sono trapelate dalle parole commosse del capo dei vigili.

«Ho trovato calore nei cittadini, mi hanno ben accolto e hanno compreso la mia politica di voler “educare” ad avere comportamenti corretti e non soltanto multare - ha aggiunto - Non sono rimasto “il forestiero della Sicilia”, ma le persone hanno imparato a conoscermi così come i colleghi e c’è sempre stata massima stima. Sono grato per le dimostrazioni di affetto e riconoscenza che mi sono arrivate nelle ultime settimane. Questo lavoro mi ha permesso una grandissima crescita professionale e personale. Mi ha arricchito molto e vado fiero di quanto fatto in questi anni. Sicuramente mi ha fatto crescere anche la gestione del personale: nella mia carriera avrò conosciuto una cinquantina di persone, ognuna con il suo carattere e personalità, è questo ha influito anche su me stesso».
Oltre ai ringraziamenti che ha appunto voluto porre a tutti coloro che in questi anni hanno lavorato con lui (come ben evidenziato nella lettera a lato), Garofalo ha elencato i progetti che più lo hanno reso pieno di orgoglio.

«Non posso non citare il Patto locale di sicurezza urbana varato nel 2010 con 18 Comuni aderenti, oltre a Provincia e Parco Oglio - ha evidenziato - E’ stato un momento in cui i campanilismi politici hanno lasciato spazio alla sicurezza. Inoltre, e spero che questo servizio possa presto tornare in quanto in comando c’è ancora tutto, avevamo attivato l'ufficio falsi documentali e tutte le Forze dell’ordine si rivolgevano a noi per il controllo. Inevitabile menzionare anche il progetto di “Sicurezza in volo”, con l’aereo, inaugurato nell’ottobre del 2010. E’ un peccato che poi non sia più stato utilizzato. Inoltre, in 40 anni da comandante non mi sono mai trovato ad affrontare problemi giudiziari anche grazie al fatto che ho sempre fatto in modo che i miei agenti comprendessero l’importanza di agire sempre in modo leale e trasparente. Portiamo una divisa e dobbiamo sempre essere i primi a rispettarla». E per il futuro? «Chissà, potrei decidere di tornare in Sicilia o di restare, di certo non me ne starò con le mani in mano. Comunque, grazie davvero per questi anni trascorsi insieme».

La lettera

Care colleghe e cari colleghi,
è difficile per me anche solo pensarlo: dopo aver trascorso quasi 40 anni nel comune di Chiari, sempre nella Polizia Locale, andrò in pensione. Non è per niente facile salutarvi dopo aver condiviso e affrontato insieme a voi tante straordinarie esperienze lavorative e siccome so per certo che in presenza mi sarei commosso, ho preferito utilizzare questo strumento per il mio commiato. Nel corso di questi anni, ho conosciuto tantissimi dipendenti, collaboratori e amministratori. Tanti si sono trasferiti, molti sono andati in pensione prima di me, alcuni, purtroppo, a cui va un pensiero ed una preghiera, non sono più con noi. Ognuno di voi, con l'affetto, la stima ed il rispetto che ha dimostrato nei miei confronti, mi ha aiutato, nel corso di questi lunghi anni, ad affrontare e superare mille ostacoli e difficoltà proprie del mio lavoro, insegnandomi professionalmente, ma anche umanamente, moltissime cose. Posso considerarmi molto fortunato ad aver avuto l’opportunità, ma principalmente il piacere, di collaborare con persone così motivate, competenti e gentili. Me ne vado, dunque, con sentimenti contrastanti, in quanto sentirò sicuramente la vostra mancanza e perché non avrei potuto desiderare un posto di lavoro migliore, ma sono anche curioso e pronto alle "nuove" diverse sfide che la vita mi riserverà da pensionato, forte di una esperienza, la mia, di cui farò tesoro per il resto della vita. Un saluto, quindi, a tutti voi colleghi, agli Amministratori Comunali, al Segretario Generale ed ai Consiglieri Comunali tutti, verso i quali ritengo di essere sempre stato leale e trasparente nei rapporti di collaborazione umana e professionale, ed in tutti i progetti di crescita della nostra città condivisi insieme per il bene dei cittadini. Spero che resteremo in contatto. Io sarò sempre disponibile telefonicamente al numero in vostro possesso, che manterrò appositamente per non "tagliare" i contatti con nessuno e per qualsiasi motivo vorrete chiamarmi.Porterò per sempre con me il ricordo di ognuno di voi.Un forte ed affettuoso abbraccio a tutti.

Michele

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