Uova: 5 motivi per continuare a mangiarle

Il pasticcio questa volta l’hanno fatto gli olandesi, a conferma che nessuno è perfetto. Alle galline ovaiole di alcuni allevamenti è stato dato un insetticida contro pulci, acari e zecche vietato dalle leggi europee: il Fipronil. Gli olandesi hanno ammesso di aver commesso un errore. Che poi si è allargato ad alcuni allevatori di Francia, Belgio e Germania, Paesi dove aziende agroalimentari hanno anche usato partite di uova degli allevamenti olandesi. E ora l’ignaro consumatore cosa deve fare? Smettere di mangiar le uova? Nient’affatto. Ecco cinque buoni motivi per non cambiare le sane abitudini.
- Il ministero ha garantito che le partite contaminate non sono entrate in commercio in Italia. Ad oggi in soli due lotti – uno proveniente dai Paesi Bassi e l’altro dal Belgio, entrambi ritirati dal mercato – si è riscontrata una concentrazione di fipronil superiore allo 0,72 mg/kg. Si tratta del valore limite generalmente accettato dalle agenzie per la sicurezza alimentare di tutta Europa per indicare la concentrazione massima di fipronil nelle uova di gallina per cui non esiste rischio acuto per la salute.
- 2. Se proprio non vi fidate c’è pur sempre un mezzo per riconoscere se tra i 101 miliardi di uova che si consumano ogni anno in Europa sulla vostra tavola ne fosse arrivata una incriminata. A questo link infatti trovate il codice che identifica le uova che potrebbero essere state contaminate dal Fipronil. Se sul codice leggete una bella “IT” potete andare sul sicuro, sono uova italiane. Infine, se anche vi capitasse la sfortuna che una di queste uova arrivi proprio nel vostro piatto (le autorità inglesi hanno valutato la probabilità nell’ordine dello 0,007 per cento), dovete sapere che il Fipronil preso in dosi così minime “i rischi sono circoscritti e limitati” come ha spiegato il tossicologo Luciano Atzori.
3. Il Fipronil è sostanza tossica ma non certo estranea alle case di milioni di italiani. È infatti vietato per gli animali destinati all’alimentazione umana, mentre il discorso è ben diverso per cani e gatti. La sostanza “incriminata” viene infatti utilizzata legalmente per combattere le pulci e le zecche degli animali domestici. Eppure nessuno se ne è mai fatto problema…
4. Dopo l’allarme lanciato nelle ultime settimane i controlli hanno portato alla sospensione delle attività (solo in alcuni casi già ripresa) per centinaia di aziende in quattro paesi: Olanda (195), Belgio (86), Francia (5) e Germania (4). Quindi è stata alzata una barriera che evita l’ulteriore diffusione di uova al Fipronil.
5. Paradossalmente più che dalle uova bisogna guardarsi dai prodotti a base di uova che provengono dal nord Europa. Un motivo in più per tifare per la battaglia che da tanto combatte la Coldiretti. Con il sistema di etichettatura delle uova è stato avviato in Europa un percorso di trasparenza importante. Ora bisogna che queste misure, che hanno premiato il Made in Italy, siano adottate anche per gli “ovoprodotti” usati nella trasformazione industriale.