Solidarietà

Un’«Alternativa» vincente per tanti ragazzi

La cooperativa sociale si occupa di offrire un futuro ai minori arrivati in Italia soli, senza genitori, in cerca di una vita migliore

Un’«Alternativa» vincente per tanti ragazzi
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Un’Alternativa c’è, anche quando la situazione è molto complicata, lo sa bene lo staff della cooperativa sociale l’Alternativa che opera a Quinzano d’Oglio dal 2021.ù

Cooperativa sociale L'Alternativa

"Accogliamo i ragazzi minorenni che arrivano in Italia soli, senza alcun adulto di riferimento nè genitori nè altri parenti - hanno spiegato gli educatori - Questi ragazzi affrontano un viaggio tremendo: pericoloso, difficile e spaventoso".
Spesso provengono dalle provincie più remote dell’Africa, attraverso la Libia o i Balcani poco importa, il viaggio è pericoloso e questi ragazzi possono contare solo su sè stessi, questa per loro è una prova di sopravvivenza con tutto quello che ne comporta.
"La maggior parte di loro, circa il 95%, è egiziano - hanno continuato a raccontare gli educatori - Provengono da zone sperdute, piccoli villaggi dove vivono in una situazione di grave miseria, la famiglia investe tutto quello che ha per farli partire, perché abbiano la possibilità all’estero di lavorare e quindi riuscire ad aiutare la famiglia stessa".
Quello che questi ragazzi cercano non è altro che un’alternativa ad una vita di miseria e di stenti, altro non chiedono che la possibilità di avere una chance, ma non bisogna dimenticare che sono appunto ragazzi.

Scuola, lavoro e volontariato

Quando arrivano sono consegnati alla Questura che li indirizza ai tribunali e quindi alle strutture ricettive quali l’Alternativa dove inizia una progettualità specifica per ognuno di loro.
"Siamo una comunità residenziale situata in una cascina nei pressi del Parco dell’Oglio - hanno spiegato gli educatori - Qui ospitiamo i ragazzi in base alle esigenze, siamo arrivati anche ad una ottantina, e non solo gli procuriamo i documenti necessari e l’assistenza sanitaria, ma iniziamo un percorso educativo che per alcuni può essere scolastico, abbiamo avviato tre corsi per cinquanta ragazzi con un Centro di formazione professionale di Soncino e con la cooperativa Inchiostro, siamo riusciti ad ottenere l’alternanza scuola lavoro a Trezzano sul Naviglio con prospettive di assunzione in seguito".
Ma la scuola non è una soluzione efficace per tutti, a volte i tassi di analfabetismo sono tali che è impraticabile inserirli in un corso di studio, invece si può puntare direttamente sul lavoro, alcuni ragazzi hanno già dei contratti di apprendistato quinquennali con alcuni professionisti quali idraulici o elettricisti.
In più la cooperativa Alternativa sottolinea un altro aspetto molto importante: quello del volontariato.
"I ragazzi arrivano qui, spesso sono traumatizzati, spesso hanno dovuto per ragioni di sopravvivenza fare focus solo su sè stessi - hanno continuato - E’ importante che cambino la prospettiva: come loro sono stati aiutati, così devono aiutare, tutti hanno delle qualità da mettere al servizio del prossimo».
Ecco allora che i ragazzi hanno avviato una proficua collaborazione col Gruppo Amici di Acqualunga.
"Sono bravissimi, grandi lavoratori: da lunedì al sabato quattro di loro sono impegnati tutto il giorno con la nostra associazione - ha spiegato Barbara del Gruppo Amici - Aiutano a fare i pacchi alimentari da distribuire ai bisognosi, vanno nei supermercati a ritirare il cibo, si danno molto da fare in tanti frangenti e per questo li ringrazio profondamente perché il loro aiuto per noi è preziosissimo".
Lo scorso week end, quando pioggia, vento e grandine hanno fatto un macello a Borgo San Giacomo, i ragazzi si sono armati di scopa e rastrello e sono andati a ripulire le vie del paese, senza tante cerimonie, solo perché è giusto dare una mano, sempre.

Aprirsi al territorio

Lavorare sul territorio è importante anche perché aiuta la comunità a conoscere questi giovani, e ad abbandonare il pregiudizio che spesso è alimentato da una distorta narrazione a livello nazionale, e i ragazzi si inseriscono in quello che ora è il loro territorio.
Del resto la progettualità che si costruisce deve per forza essere ampia: scuola, lavoro, educazione, volontariato, crescere e diventare grandi è complesso, lo è per tutti i ragazzi, per quelli che hanno una vita serena e piena di possibilità nei nostri paesi, figuriamoci per chi non ha avuto queste possibilità e prima di ogni altra cosa ha conosciuto la miseria, la violenza e la paura.
Dare una alternativa è possibile, tutti i ragazzi se la meritano, quelli del territorio e quelli che sono stati costretti ad abbandonare la propria casa, del resto in una società di valore ci deve necessariamente essere posto per tutti.
I giovani della cooperativa L’Alternativa sono un esempio di come la seconde chance siano importanti e possano fare la differenza non solo nella vita di una persona, ma anche di una intera comunità.

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