bassano bresciano

Una targa per ricordare le vittime del Covid, ma "la battaglia è ancora lunga"

Il manufatto, collocato nel cimitero, è stato realizzato grazie ai Donatori di Tempo Libero.

Una targa per ricordare le vittime del Covid, ma "la battaglia è ancora lunga"
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di Emma Crescenti

«Un segno tangibile per ricordare quanti hanno lasciato le loro famiglie a causa degli effetti della pandemia». E così nel cimitero ha fatto la sua comparsa una targa dorata, deposta giovedì 19 alla presenza di don Roberto Ferazzoli, l’amministratore parrocchiale, del sindaco Michele Sbaraini e del presidente dell'associazione Donatori di Tempo Libero, Oscar Viviani: un monito imperituro per la comunità bassanese, che dall’inizio dell’emergenza a oggi ha pianto sei concittadini.

Una targa per ricordare le vittime del Covid

«Anche noi nel nostro piccolo possiamo dire di essere stati colpiti duramente da questa situazione - ha commentato Sbaraini - Ma questa targa non vuole solo essere l'omaggio di Bassano verso i suoi concittadini defunti: questa cerimonia è stata anche l'occasione per ricordare a tutta la popolazione che, sebbene in maniera minore rispetto alla prima parte dell'anno, il virus è ancora tra di noi e la battaglia per sconfiggerlo è ancora lunga. Serve il contributo e il buon senso da parte di tutti: ci vengono chiesti dei sacrifici che servono per limitare il contagio e cercare di evitare danni peggiori. Meglio sopportare piccole restrizioni oggi che non trovarci nuovamente a piangere la scomparsa di parenti e amici».

Continua la battaglia

Attualmente la situazione in paese sembra essere sotto controllo: il contatto tra le autorità sanitarie del territorio e l'Amministrazione è costante per garantire assistenza e sicurezza. La partita più grande ora si gioca «con il buon senso di ognuno di noi e con la consapevolezza che se vogliamo uscirne alla svelta ognuno deve fare la sua parte - ha continuato il sindaco - E' inutile lamentarsi dei provvedimenti del Governo o delle altre autorità: siamo chiamati tutti a uno sforzo collettivo importante che, come avvenuto nei mesi di marzo e aprile, saremo sicuramente in grado di compiere per il bene di tutta la collettività. Un sentito grazie va sia a Don Roberto per il sostegno morale di questi mesi e ai volontari che hanno fortemente voluto e realizzato questa targa commemorativa, ricordandoci che, come disse sant’Agostino, "coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono dovunque noi siamo”».

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