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Una targa per la bottega «Rosina» che ha chiuso i battenti dopo ottant’anni

L’Amministrazione comunale di Pontevico ha consegnato il riconoscimento alla famiglia Legati, da sempre dietro al bancone

Una targa per la bottega «Rosina» che ha chiuso i battenti dopo ottant’anni
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La storica bottega «Rosina» premiata a ricordo di «luogo famigliare, punto di riferimento per il paese». Il grazie dell’Amministrazione comunale pontevichese è giunto lunedì, 3 marzo, nel tardo pomeriggio tra l’emozione che, a distanza di poco più di due mesi dalla chiusura, ancora si fa sentire.

Riconoscimento

Sulla targa consegnata per mano del sindaco Luca Bosio, alla presenza di altri membri della maggioranza, al proprietario dell’attività Beppe (all’anagrafe Giuseppe Legati) si legge «l’Amministrazione comunale con gratitudine e affetto vuole salutare lo storico negozio “Alimentari Legati Giuseppe” per tutti “Rosina”, che per anni è stato più di un negozio: un luogo famigliare, un punto di riferimento per il paese. Grazie per la passione ed il calore donati alla comunità. I pontevichesi, e soprattutto quelli del Borgo, ti ricorderanno con affetto».

Perché quella piccola bottega è stata per tutti, almeno una volta nella vita, la “salvezza” in orari ordinari e fuori dal comune, di chi aveva il frigo vuoto o la testa così piena di incombenze da dimenticarsi di comprare qualcosa di necessario per mettere in tavola la cena.

Quell’attività storica all’anagrafe fiscale nota come «Alimentari Legati», ma conosciuta come «da Rosina» dalla gente del posto, ha sapientemente osservato e servito intere famiglie.

Lo ha fatto fino allo scorso 31 dicembre quando Beppe e sua sorella Adele hanno deciso di chiudere definitivamente i battenti. Pochi fronzoli all’esterno, umanità, gentilezza e cortesia all’interno. Scaffalature e attrezzature per il mestiere ridotte all’essenziale, nulla di superfluo, ma ogni cosa si cercasse da Rosina la si è sempre trovata.

E quando ci si dimenticava di comprare qualcosa e il negozio era già chiuso? Beh, ogni Borgagiaro almeno una volta ha bussato a quella porta al civico 42 di via San Carlo e ha trovato disponibilità e un sorriso, oltre al prodotto di cui necessitava.

Così come le consegne a casa in bicicletta ai clienti che avevano difficoltà a muoversi, una sorta di anticipatori del servizio “rider” per i prodotti a domicilio.

Oltre ottant’anni di storia poiché ad aprirlo fu proprio la nonna degli attuali gestori (Rosina da cui preso lo storico nome) passò poi alla loro mamma Bruna, sino a Beppe aiutato da Adele.

Storia

Quando la notizia della chiusura dell’attività si è diffusa in Borgo, e in paese, c’è stato parecchio stupore, quasi fosse un qualcosa di assodato la perenne esistenza dell’Alimentari Legati. Quando la gente ha iniziato a rendersi conto della decisione presa dai fratelli negozianti è stato un continuo passaparola unito a malinconia e voglia di rendere grazie a loro e a quel servizio che difficilmente troverà eguali, soprattutto di questi tempi.

Lo scorso 24 dicembre furono i giovani allestitori del presepe del borgo a stupire Beppe e Adele. Stefano, Yuri, Simone e Diego, avevano fatto trovare ai due fratelli fuori dalla loro bottega, nei pressi del presepe, una folla di persone che li aveva accolti e applauditi e, attraverso (anche all’epoca) una targa, sono stati ringraziati per quello che hanno fatto per la comunità.

Tale attenzione è stata dedicata anche dagli amministratori comunali. La parola al sindaco Bosio che ha sottolineato la loro importanza nella comunità, la stima che i pontevichesi e i borgagiari hanno avuto nei loro confronti di generazione in generazione, e quanto affetto ci sia nei loro confronti.

Oltre al primo cittadino lunedì pomeriggio erano presenti in municipio anche gli amministratori: Annalisa SiragusaMarcello MiglioratiGiuseppe Favagrossa e Giulia Zani.

Grandissima l’emozione di tutti i presenti, in primis di Beppe Legati, che ancora una volta è stato colto di sorpresa e al quale è stato dato ulteriore motivo di essere orgoglio di quello che lui e la sua famiglia sono stati per anni per la comunità locale.

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