Buone feste!

Una storia per Natale: ci pensa Sanny, l'elfo Covid-manager

Il racconto era stato inviato alle redazioni da Alessandra Mor Stabilini.

Una storia per Natale: ci pensa Sanny, l'elfo Covid-manager
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di Alessandra Mor Stabilini

Una storia per Natale

Una fiaba, per Natale, non può mai mancare. La storia di Sanny, l'elfo Covid-manager era stata inviata alle redazioni di ChiariWeek e ManerbioWeek e quale giornata migliore di questa per farla leggere ai nostri lettori?

Sanny, l'elfo Covid-manager

Tutti sappiamo che manca ormai meno di dieci giorni a Natale, ma forse non tutti sono informati di quanto avvenuto alcuni giorni fa al Polo Nord nel quartier generale di Babbo Natale.  Come di consueto in questo periodo fervono i preparativi e gli eventi si susseguono secondo un piano ben definito è ormai consolidato ma nel 2020 della pandemia Covid anche Babbo Natale, sempre ligio alla responsabilità, ha dovuto modificare qualcosa.

Innanzitutto nominare l’elfo Sanny come Covid-manager. Sanny era addetto a testare le play station: potete immaginare la sua faccia quando mentre provava il buon funzionamento di Just Dance 2021 è entrato Babbo Natale che prima l’ha informato della nuova mansione e poi... gli ha consegnato un plico di 20 pagine con le istruzioni da studiare.

Ma gli elfi si sa sono gran lavoratori, per cui, anche se non particolarmente entusiasta, matita sull’orecchio (e c’è da ammettere agli elfi la matita sta ben piazzata sull’orecchio) si è messo a leggere il documento. «Devo redigere una lista! - pensò Sanny fra sé - Poi spunterò uno ad uno i punti in modo da essere certo di aver seguito tutte le indicazioni necessarie!».
Anche questa volta tutto sembrava davvero ben organizzato, ma al Polo Nord, dove vive Babbo Natale a parte gli elfi, le renne e Babbo Natale non ci sono molte persone con cui confrontarsi e queste procedure per il Covid erano lunghe, dettagliate e davvero una novità per Sanny. Il giorno dopo era quella della prova generale di volo della slitta e il Covid-manager naturalmente doveva assicurarsi che tutto avvenisse nel rispetto delle misure di sicurezza. Lista alla mano Sanny cominciò a verificare.

«Punto uno: sanificare la slitta. Fatto! Punto due: preparare la sacchetta Covid». Eh già, perché anche Babbo Natale, come tutti i bambini a scuola, doveva avere la sua sacchetta con mascherina di ricambio, igienizzante e salvietta personale per asciugarsi le mani. «Controllato e fatto! Punto tre: assicurare il distanziamento» Nessun problema è bastato allungare leggermente le briglie delle renne ed ecco che il metro di distanza era assicurato. Fatto! Punto quattro: sanificarsi le mani. «O zampe!», pensò Sanny. Inutile dire che Rudolf cominciava a preoccuparsi… questa cosa della sanificazione non prometteva per niente bene. Ma Sanny era pur sempre il Covid-manager e bisognava seguirne le indicazioni. Predisposti dei distributori laterali, le renne si sanificarono gli zoccoli con un po’ di perplessità. Fatto! Punto cinque: mascherina.

Ora Sanny si era chiesto come mai le mascherine non avessero dimensioni da renna, ma visto che c’era una scatola con scritto XL attinse a piene mani e cominciò a far indossare le mascherine alle renne. Rudolf era sempre più perplesso. La mascherina copriva giusto un terzo del suo naso e questo ne avrebbe limitato di sicuro la visibilità durante il volo. Correre con la mascherina poi sembrava davvero complesso. Tuttavia la cosa peggiore era che gli elastici tiravano così tanto che le orecchie delle renne erano tutte piegate in avanti. Praticamente sorde le renne si chiedevano cosa ancora sarebbe stato necessario in questo strampalato 2020 per poter consegnare i doni ai bambini. Sanny affaticato, ma con una certa soddisfazione, potè scrivere anche per il punto cinque un bel:«Fatto!».

Punto sei: misurazione della temperatura corporea. Ecco Sanny, munito di termoscanner (come ogni Covid-manager che si rispetti) avvicinarsi a Rudolf per la misurazione della temperatura.
Beep beep. Sanny guardò lo schermo un po’ perplesso e si avvicinò per una nuova misurazione. Ma di nuovo: beep beep. Lo schermo mostrava 38°. Ma 37,5° era il valore soglia che stabiliva l’impossibilità di uscire. Sanny cominciò nervosamente a sfogliare i documenti per verificare esattamente. Purtroppo il valore soglia era proprio 37,5°.

«Oh nooooooo». Rudolf non poteva partecipare alla prova generale. Davvero un bel problema. Ma era pur sempre una prova, quindi stanco ma ancora fiducioso, Sanny continuò la misurazione della temperatura. Sfortunatamente però anche la temperatura della seconda renna e tutte le successive era 38°. Sanny era in panico, camminava avanti e indietro accanto alla slitta pensando a come procedere ma… non c’era altra soluzione. Bisognava informare Babbo Natale!
Corse subito nell’ufficio e senza fiato per la corsa. «Babbo Natale non è rispettato il punto sei della lista, non possiamo fare la prova di decollo per la slitta”, disse. Babbo Natale, destatosi di soprassalto, guardò perplesso Sanny. A dire il vero, la sera prima aveva finito molto tardi di leggere le letterine e si era un attimo appisolato sulla sua poltrona. «Pu- punto sei?», ripetè Babbo Natale, balbettando. «Sì, tutte le renne non rispettano il punto sei del protocollo e, senza renne non possiamo testare la slitta». Babbo Natale alzatosi in piedi, si portò le mani sulla testa e afferrando il cappello disse: «Oh no, non possiamo fare la prova! Andiamo subito a controllare!».

Per la verità mentre raggiungevano il campo di volo, Babbo Natale cercava di ricordarsi quale fosse il punto sei, perché diciamola tutta… non è che la lista Covid fosse poi una lettura così interessante! Lui abituato a sfogliare pagine e pagine di letterine dei bambini, colorate e divertenti, aveva si è no dato una sbirciata al lavoro di Sanny… Arrivato al campo Sanny mostrò a Babbo Natale il risultato del termoscanner e… Babbo Natale questa volta, mettendosi le mani sui fianchi scoppiò in un fragoroso «Oh Oh Oh!!!! Sanny, le renne hanno una temperatura corporea superiore, per loro non vale ne la regola del 37,5° ne l’obbligo della mascherina!». Sanny, un perplesso, un po’ sollevato e decisamente dispiaciuto riprese i fogli con le linee guida e trovò proprio in alto fra le pagine la dicitura «Disposizioni per le persone».

Accipicchia, non aveva letto attentamente: un po’ come capita di tanto in tanto quando si legge di fretta il testo di un esercizio a scuola. Babbo Natale, intravedendo l’espressione del suo volto da dietro la mascherina cercò subito di consolarlo. «Sanny, mi rendo conto di averti affidato un compito impegnativo quest’anno, ma come avrai capito era davvero importante. Sono molto orgoglioso dell’impegno che hai mostrato nello svolgerlo anche se leggere attentamente il testo è una regola da rispettare». Così, nonostante tutto, il test di volo delle renne è avvenuto con successo anche quest’anno e Babbo Natale è pronto per raggiungere le case dei bambini in totale sicurezza. A proposito, volevo informarvi che Babbo Natale ha scelto una mascherina rossa con la scritta Buon Natale in oro sul lato destro… quella con il bordo in pelliccia ed i campannellini era davvero troppo appariscente!

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