Una cerimonia per ricordare i defunti di Chiari. Parrocchia e Amministrazione riunite al cimitero in nome della cittadinanza intera.
Una cerimonia per i defunti
Ai tempi del Coronavirus è difficile anche recarsi al cimitero per far visita ai propri cari. In occasione della festa della Divina Misericordia, la Parrocchia e l’Amministrazione si sono riunite per un sentito momento di preghiera.
La breve cerimonia è stata l’occasione per leggere il nome di tutti i nostri concittadini che in questo triste periodo non hanno potuto avere il conforto del funerale cristiano.
L’intervento del sindaco su Facebook
Abbiamo pensato come Amministrazione comunale ad un momento di commemorazione in ricordo dei nostri cari, di chi non c’è, di riflessione per chi ha combattuto questa malattia, per chi ha subito un lutto ma anche per tutti noi.
Qui, nel nostro Camposanto sistemato grazie alla generosità del gruppo Alpini, insieme al Parroco ed ai nostri pastori che ringraziamo per quanto bene fatto alla città in queste settimane, con il pensiero ed il cuore rivolto a tutti coloro che in prima linea hanno lottato questa pandemia, in particolare al personale sanitario ma non solo, l’elenco sarebbe davvero lungo.
Uomini e donne che non hanno potuto nel corso della loro malattia godere di quel calore che solo la vicinanza dei propri affetti può donare nel momento dello sconforto e del dolore … ma un pensiero va anche ai familiari che hanno subito questi lutti per la sofferenza patita nel non poter assistere ed accompagnare il loro caro nel corso della malattia, per non aver potuto sentire l’abbraccio delle persone a cui si vuole bene nel momento del lutto.
A questi un grande abbraccio da tutta la comunità clarense!
Sono tempi duri, dove ci hanno lasciato in poche settimane più di cento concittadini e con loro perdiamo affetti, amicizie ma anche, come città, perdiamo una parte importante della nostra memoria collettiva fatta di aneddoti e di ricordi e di saggezza e di insegnamenti, un bene prezioso che rimpiangiamo.
Sono tempi che nella loro durezza ci hanno ricordato la bellezza di alcuni piccoli e grandi gesti che nel nostro quotidiano davamo quasi per scontato (un abbraccio, un bacio, un sorriso), che ci hanno ricordato quali i beni davvero importanti: gli affetti, la famiglia, le amicizie … la Vita, un bene che non deve essere gettato o disperso e che va tutelato in ogni modo dai singoli ma, soprattutto, da chi ha autorità e potere di governo, in ogni sua declinazione: nazionale, regionale e locale.
Chi ha potere è chiamato oggi più di ieri a farsi promotore di ogni politica che tuteli al meglio la vita, la salute pubblica e di ogni singola persona, l’ambiente in cui viviamo.
Che serva a tutti noi questo tempo per riorganizzare la nostra esistenza alla luce di quanto abbiamo provato; non possiamo fare finta di niente, non possiamo non cambiare le nostre priorità ed il nostro sistema di vita, come singoli e come comunità, lo dobbiamo a chi abbiamo lasciato, lo dobbiamo a chi più giovane, ai quaranta bambini appena nati in queste settimane.
Nutriamo la speranza, il desidero e la volontà di un mondo migliore, viviamo responsabilmente ed al meglio questo tempo che certamente non abbiamo scelto ma che ci è stato concesso e non possiamo e dobbiamo gettare, prepariamoci a ripartire per ricostruire, INSIEME come persone, come famiglie, come comunità clarense.
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