Un nuovo cortile a colori alla primaria "Gianni Rodari"
La proposta è nata dalla volontà di genitori e insegnanti di rispondere alla richiesta dei bambini, che volevano dei giochi da utilizzare durante la ricreazione
Un nuovo cortile a colori alla primaria "Gianni Rodari".
Alla "Gianni Rodari" un nuovo cortile a colori
Taglio del nastro per il nuovo cortile a colori all'interno della scuola primaria Gianni Rodari di via Albertano da Brescia 57, realizzato attraverso il progetto CMYK, grazie al coinvolgimento dei genitori, degli operatori di FavoleggiandoLab e del Consiglio di Quartiere Chiusure.
I giochi da cortile...in chiave moderna
La proposta è nata dalla volontà di genitori e insegnanti di rispondere alla richiesta dei bambini, che volevano dei giochi da utilizzare durante la ricreazione, attraverso stimoli sia relazionali sia motori. Da qui la scelta di tradurre in chiave moderna, l’idea antica dei giochi da cortile semplicemente tracciando, sul cemento del cortile della scuola, un percorso – gioco variegato. I bambini e le bambine potranno cimentarsi con il gioco del mondo, twister, jump e con il labirinto del mondo, realizzati con colori resistenti e idonei agli spazi esterni.
Il progetto prende il nome dal modello CMYK, un sistema di codici dei colori - chiamato anche modello di quadricromia - che si basa su quattro colori fondamentali: ciano (cyan), magenta, giallo (yellow) e nero (key - black). CMYK è l'acronimo formato dalle prime lettere dei quattro colori ed è una sigla riconosciuta a livello internazionale ma, in questo caso, simboleggia anche l’idea di condivisione e di corresponsabilità.
Per la realizzazione del progetto, infatti, sono stati coinvolti il Consiglio di Quartiere della zona e i genitori perché saranno proprio loro a prendersi cura nel tempo dei giochi e, quando saranno inevitabilmente meno visibili a causa dell’uso e degli agenti atmosferici, a provvedere alla piccola manutenzione.
Frutto della collaborazione tra scuola e famiglia
Questo esperimento di progettazione partecipata potrà rinsaldare la relazione tra scuola e famiglie e instaurare un simbolico “passaggio di consegne” tra gli alunni di oggi e quelli di domani integrando, magari, i giochi con proposte provenienti da altre parti del mondo, così da rispecchiare appieno le caratteristiche di multiculturalità e di inclusività proprie della scuola.