Bedizzole

«Un libro è pane per la mente». Costante va in pensione dopo 38 anni a servizio della cultura

Era iscritto alla facoltà di Medicina, ma le circostanze hanno trasformato la sua passione in lavoro

«Un libro è pane per la mente». Costante va in pensione dopo 38 anni a servizio della cultura
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«Un libro è pane per la mente». Costante va in pensione dopo 38 anni a servizio della cultura.

«Un libro è pane per la mente»: la storia del bibliotecario ora in pensione

Costante Zaninelli si era iscritto a medicina per diventare medico, ma il destino lo ha portato ad essere il primo bibliotecario della Biblioteca comunale di Bedizzole e lo è stato per 38 anni. Il 31 dicembre 2023 è ufficialmente entrato nel periodo della pensione, ma la Biblioteca del paese gli deve molto per la passione, la dedizione e la presenza che ha dimostrato di avere in questi anni. Lo scorso anno ha festeggiato il 50esimo anniversario dell’istituzione della Biblioteca, nata il 28 ottobre del 1972 e gestita fino al 17 settembre del 1985 da dipendenti comunali: da quella data, dopo aver vinto il concorso, Costante è presente nel cuore culturale del paese. Primo e unico, davvero unico, bibliotecario fino a qualche giorno fa, quando ha ceduto il testimone a due giovani altrettanto preparati e appassionati.

«Il mio approccio al mondo della biblioteca è stato casuale, un percorso che nella vita non avevo preventivato. – ci racconta lo storico bibliotecario – Scelsi di partecipare al concorso per trovare un’occupazione che mi permettesse di rendermi indipendente durante il periodo degli studi presso la Facoltà di Medicina. Tra i tanti bandi aperti la mia attenzione ricadde sul posto da bibliotecario perché ero un appassionato di libri e all’interno degli Spedali Civili di Brescia, dove mi stavo formando, mi occupavo della biblioteca e di alcune ricerche bibliografiche in materia medica».

Una scelta, quasi casuale, che ha segnato Costante per il resto della sua vita che, come dice lui, è stata indirizzata da una serie di circostanze.

«Non avrei mai pensato di diventare un bibliotecario, ma una serie di circostanze mi hanno legato all’occupazione che dopo qualche anno da lavoro si è trasformata in passione. Mi sono ritrovato in una realtà che ho contribuito a costruire giorno dopo giorno con una buona dose di componente personale e creatività che, in altri ambienti lavorativi, non avrei potuto utilizzare. A coinvolgermi è stato anche il periodo storico che hanno attraversato le biblioteche negli ultimi 30 anni: dai processi di digitalizzazione alla realizzazione operativa della rete bibliotecaria. Le sfide erano tante considerando che quando ho iniziato in biblioteca non c’era nemmeno un computer».

Una festa a sorpresa

Negli anni si è dedicato con costanza e puntualità a tutte le esigenze che il servizio richiedeva; si è messo in gioco per due traslochi, nell’‘87 e nel 2008; si è sempre fatto trovare dietro il suo bancone al primo piano pronto e disponibile a consigliare o indirizzare nelle ricerche dei volumi. «Io mi faccio coinvolgere da quel che faccio», ha dichiarato, e la sua azione lo ha sempre dimostrato. La popolazione, l’Amministrazione e il Sindaco lo hanno salutato in una festa a sorpresa il 21 dicembre ed hanno realizzato un suo piccolo desiderio: sono stati distribuiti in alcune fornerie del paese dei sacchetti speciali con scritto “Un libro è pane per la mente”. Anche le sue idee, infatti, innovative e stravaganti, hanno reso speciale l’ambiente della Biblioteca.

«Sono solo tre giorni che sono a in pensione, ma sento già un vuoto. Dovrò inventarmi qualcosa per riempire i prossimi anni, intanto nel pomeriggio passerò in biblioteca», un legame difficle da sciogliere e che, sicuramente, lo riporterà spesso tra i suoi amati scaffali di libri.

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