Un Flash mob per dire no al pedaggio
Il sit-in andato è in scena nel territorio di Poncarale
Diverse le autorità e i cittadini presenti lo scorso sabato al casello di Brescia Sud
Un Flash mob per dire no al pedaggio
Sabato 14 dicembre si è svolto presso il casello di Brescia sud della A21, coincidente con il tratto della Corda Molle, un partecipato flash mob da parte dei componenti di Azione della provincia di Brescia.
Presenti, anche, il primo cittadino di Dello Riccardo Canini e la sua vicesindaca Rossella Cavalli, oltre al tesserato Alberto Cigala di Bagnolo Mella. Il flash mob si poneva l'obiettivo di rivendicare quanto dichiarato più volte dal ministro Salvini, che più volte ha dichiarato in passato che il tratto in oggetto dovesse rimanere gratuito.
Gli azionisti resteranno vigili affinché il ministro mantenga la parola data in quanto la suddetta arteria è uno sbocco ormai imprescindibile per la viabilità della zona a sud della provincia di Brescia e se fosse messa a pagamento creerebbe enormi disagi per tutti.
"E’ stato un flashmob per sottolineare che ricordiamo. Ricordiamo quanto detto in campagna elettorale dal Ministro Salvini: “no ai pedaggi”… ma anche “le infrastrutture con le videocamere servono per misurare il traffico e non per far pagare”. Oggi ci troviamo con i cartelli che indicano la tratta a pagamento installati e le telecamere che evidentemente hanno un altro scopo - le parole di Riccardo Canini - Purtroppo le conseguenze di queste mancate promesse ricadranno sui cittadini, soprattutto su coloro che
utilizzano il raccordo quotidianamente. Si è calcolato un costo di 900 euro ma se anche fosse la metà, sarebbe comunque un’ulteriore importante alleggerimento dei portafogli dei pendolari della Corda Molle. Un’ulteriore spesa, in un periodo che prevede grandi sacrifici nel bresciano, soprattutto nel settore dell’automotive in forte crisi. Tengo a sottolineare che quella di “Azione” non è stata un’iniziativa per prendersi il merito di una vicenda che parte da molto lontano. Abbiamo invitato tutti i sindaci proprio perché riteniamo che sia una battaglia di tutti, come lo è stata fino ad ora ma riteniamo altresì che non si possano calare le braghe, ancora una volta, senza tentare fino all’ultimo di provare a far cambiare idea al Ministro. Idea da lui stesso sbandierata in campagna elettorale. Vogliamo che si trovi una soluzione e che questa soluzione non sia come sempre la più semplice, ossia far pagare ai cittadini. La mia richiesta da consigliere provinciale è che non venga applicato il pedaggio ma in alternativa propongo che i pendolari, ossia coloro che utilizzano la tratta quotidianamente e che saranno evidentemente i più penalizzati, non paghino e che per i cittadini residenti nei comuni attraversati e limitrofi alla cordamolle, che sono coloro che per evitare il pedaggio andrebbero a riportare il traffico sulle vie interne, vi siano degli sconti. E’ una soluzione, secondo me, assolutamente fattibile".