Un anno "senza musica": gli effetti del Covid sul settore raccontati da Alessandro Baccoli
"Lo Stato ha istituito dei ristori, purtroppo sono circa 200mila i lavoratori intermittenti dello spettacolo esclusi dal DL 18/2020 'Cura Italia' che non possono nemmeno avere accesso alla disoccupazione Naspi" ha spiegato.

Poche tutele e altrettante risposte durante l'ultimo anno per chi lavora nel mondo della musica dal vivo. A parlarcene il tour manager desenzanese.
Un anno "senza musica": gli effetti del Covid sul settore raccontati da Alessandro Baccoli
di Valentina Pitozzi
In questi giorni si è finalmente ritornati a parlare di musica e progetti artistici grazie alla 71esima edizione del Festival di Sanremo.
Dibattuta e criticata, è vero, ma dopo quasi un anno di stop per il settore musicale ha fatto respirare aria di possibili novità e soprattutto ripartenza.
Tanti, però, sono ancora di addetti ai lavori che vivono di incognite. Tra loro il desenzanese Alessandro Baccoli, che tre anni fa ha rinunciato a un lavoro cosiddetto tradizionale per tuffarsi in un mondo che fino ad allora conosceva solo dall'altra parte del palco, ovvero quello della musica dal vivo.
Prima come merch guy, poi come tour manager. Ecco che Baccoli, noto nel settore come "Bacco", ci ha spiegato cosa hanno significato questi mesi di ripetuti lockdown per chi come lui viveva di concerti e quali i possibili scenari futuri.
Il servizio completo nell'edizione di GardaWeek in edicola da oggi, venerdì 12 marzo.