In un anno meno 17mila ragazzi in sovrappeso in Lombardia

Scende il numero dei ragazzi in sovrappeso in Lombardia, grazie alla promozione di una dieta sana ed equilibrata

In un anno meno 17mila ragazzi in sovrappeso in Lombardia
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A Brescia torna il progetto “Il cibo sano per  ogni bambino”

In un anno meno 17mila ragazzi in sovrappeso in Lombardia. Contemporaneamente crescono le iniziative di educazione alimentare nelle scuole. È quanto spiega la Coldiretti regionale, sottolineando come grazie ai progetti di didattica sul cibo e l’agricoltura promossi da Donne Impresa e Campagna Amica sono stati coinvolti più di 20 mila studenti. Ogni anno quasi 400 mila bambini passano una giornata nelle oltre 200 fattorie didattiche attive su tutto il territorio regionale.

L'impegno di Coldiretti

A Brescia torna per il secondo anno il progetto “Il cibo sano per ogni bambino” nato  dalla collaborazione con l’ufficio territoriale scolastico di Brescia. Quest’anno raggiunge quota 12.000 studenti bresciani coinvolti. “L’educazione alimentare – ha spiegato  il presidente Ettore Prandini – deve diventare una vera e propria materia di studio. E’ importante educare le nuove generazioni alla conoscenza dei prodotti del territorio e del vero Made in Italy. Si tratta di insegnare ai bambini che alla base di una buona salute e di un’alta qualità di vita c’è un’alimentazione equilibrata e legata al territorio”.

Migliorare le abitudini  tavola

"L’obiettivo – ha sottolineato Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti e fermare il consumo del cibo spazzatura. Il 20% dei genitori dichiara che i figli non mangiano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 36% beve ogni giorno bevande zuccherate o gassate. Secondo i dati Istat gli studenti lombardi in sovrappeso, con un’età compresa tra i 6 e i 17 anni, sono scesi da 229mila nel 2015 a 212mila nel 2016, passando al 18,6% del totale. "Un risultato incoraggiante che dimostra – ha  sottolineato la Coldiretti – la necessità di continuare ad investire sull’educazione alimentare. Questo a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di cibi salutari e locali, che valorizzano le realtà produttive del territorio e garantiscono genuinità e freschezza".

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